1. Voglia


    Data: 15/11/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Cuckold Dominazione / BDSM Autore: ilcortese, Fonte: RaccontiMilu

    VOGLIA.Oggi mi sento stanco, chiedo il silenzio, il buio, forse aspetto solo la notte, comunque ho scelto di vivere, tutti quei cambiamenti, mi riferisco a quei tormenti che ben tu conosci, cambiamenti non accettati, imposti, hanno generato tormenti, quel cuore che balla, non si ferma e non può fermarsi.Come non si può capire, comprendere l�agonia di un�anima, non accorgersi delle parole che vorrebbero tenermi zitto, delle lacrime di quel corpo meraviglioso da te tanto decantato, dei passi oltre i bordi, nel buio, in bilico e quella violenta voglia di cadere per sempre.Che stupido, che stupidità sentire il bisogno di avvolgerti, di serrarti forte, di trattenerti con mano sicura senza tentennamenti nel mezzo di nuvole tempestose, decidere di perderti, decidere d�amarti, decidere i tempi, esercitare la facoltà soprannaturale di fermare il tempo, l�incantesimo d�operare magie atte a lasciare fluire la voglia.Sento i tuoi passi, sei lì, dietro alla mia porta, so già che busserai, con la sigaretta tra le dita, con movimento leggero chiederai permesso a voce bassa, moduli sempre la voce, i tuoi occhi impregnati di follia, quelle mani insicure, nervose che ti tradiscono, mani incapaci di stringere a lungo, mani allentate dal troppo pensare.Ecco sei dentro, cade la cenere, riesci a bruciarmi una scarpa, urli parole invereconde, decidi di far tramontare il sole, vorresti morire, vorresti far tutti morire, quella bocca che vomita odio, amore, desiderio a volte sangue, si, ora ...
    ... vorresti il sangue, io volgo lo sguardo, resto immobile a guardarti, quanto fastidio di da, respiro lento, cerco d�ossigenarmi al meglio, voglio controllare le mie reazioni, continuo a guardarti e come un folle mi eccito, il pene si inturgidisce, non porto mutande e si vede, avvolto dal pantalone elastico risalta sempre di più.Questo &egrave il mio canto mentre ti ascolto, sei un continuo lamento, accampi diritti di possesso, in apparenza forte e violenta, nella realtà fragile ed irrazionale, capace di ricorrere a mezzi d�offesa al fine d�importi, l�azione si fa dura, lo scontro ora sale, ti odio, non sai quanto mi manchi, quanto mi mancano quegli occhi lussuriosi, pieni di quel piacere a me tanto caro, moralmente disordinato tipico di te, di quell�anima che unisce il padre e la figlia, di quell�altra paternità che tu vorresti disgregante e che ti suscita quel forte desiderio sessuale.Io sostengo la mia parte, un balletto ormai noto, quasi noioso, la fuga attiva a cui tu dai quell�annotazione di debolezza che però non &egrave, non capirai mai quanto coraggio ci vuole, quanta potenza e forza nel compiere quei gesti, che immediatamente ti stoppano, ti spaventano, ti riconducono alla ragione, non capisci proprio.Ora sei calma gli insulti terminati, continuo a guardarti, mi avvicino, ti sfioro le labbra con le mie, fisso i tuoi occhi, sai già che accadrà, ti bacio lentamente, con la mano faccio pressione sulla mandibola, voglio la tua bocca spalancata, voglio farmi ingoiare, mi tuffo ...
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