1. Camion nero


    Data: 24/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: passivellobello, Fonte: Annunci69

    In genere i viaggi mi stancano notevolmente, di tanto in tanto, per diverse vicissitudini vanno affrontati. A questo giro si trattava di un percorso solamente di piacere, niente lavoro e niente stress. A Livorno mi aspettavano i miei amici.
    
    La cosa pesante sicuramente era rappresentata dal caldo, anche l'aria condizionata gratificava parzialmente l'afa.
    
    L'autostrada a volte, in direzione Milano, è un tormento. Oggi stranamente il traffico non desta pensieri. Manca la musica! CD? No dai, radio! Scelgo una stazione decente. Come non detto! Musica commerciale, ok infilo un cd, no aspetta! Su questa banda fanno House, è un genere che solitamente mi ravviva.
    
    Ho detto ravviva? In realtà pensavo alla parola eccita. Non lo so perché, certa musica mi fa venire voglia di cazzo.
    
    Alzo il volume, guido e il mio uccello comincia ad alzarsi.... lo assecondo o penso a qualcosa di schifoso per , farlo scendere? Ovvio, lo assecondo. Comincio stuzzicandomi i capezzoli.... sono al massimo dell'eccitazione, non mi basta.
    
    Voglio scopare.
    
    Il mio cazzone é ben visibile dai pantaloncini...
    
    voglio venire!
    
    Una "p" in autostrada è simbolo di sosta. E sosta sia, nel caso mi sego nei cessi dell autogrill. Parcheggio, davanti a me una vasta area per il bivacco dei camionisti.
    
    Scendo, faccio un giro a cazzo duro ma, zero! Non mi considerano... guardando meglio, dei trans girano con le loro macchine. Bingo!
    
    Non sono trans anzi, sono piuttosto maschile. Quando la voglia è ...
    ... tanta, le lampadine si accendono. Faccio la checca. Allora sfodero una sigaretta, con movenze dolci la destreggio fra le dita. Una camminata sculettante e femminea mi accompagna fra camion e camion. Eccoli...
    
    ora sembrano interessati... c'è chi scende... chi si tocca il pacco, chi invece, non gradendo, serra la tendina...
    
    tanti vecchi... e i giovani che ci sono se ne fregano.
    
    Me ne vado. La mia attenzione all'ultimo si dirige verso un camion bianco. Tendine abbassate lateralmente, non frontalmente. Un puntino rosso sopra il volante di tanto in tanto si accende, qualcuno dentro fuma. Il braccio scavalca la tenda laterale per scuotere la cenere.
    
    Braccio dalla carnagione nera.
    
    Nulla di più intrigante. Mi siedo sul cordolo del marciapiede e accavallando le gambe , attendo. Lui non si fa di certo desiderare.
    
    Tanto che, in men che non si dica, la portiera si spalanca. Un omone nero, rasato e dal fisico atletico nel fissarmi e nel toccarsi il pacco, mi fa segno di salire.
    
    Non me lo faccio di sicuro scappare. Salgo, scalando gli alti gradini della postazione laterale, entro in cabina.
    
    La tensione è tanta, la voglia di più. Si presenta, mi presento. Con un italiano stentoreo mi dice di spogliarmi nudo! Agli ordini capo! Lui, vestito.
    
    Mi gira e comincia a slinguarmi il culo, il mio bellissimo caldo buchetto. Con la coda dell'occhio vedo che si tocca. Io sono posizionato in cabina a novanta gradi. Smette con la lingua, peccato perché sembrava stesse leccando una ...
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