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La luce dei miei occhi
Data: 26/11/2019, Categorie: Incesti Autore: mimma_goose
... col suo seno che si muove su e giù… E poi vengo. Il mio sperma schizza sulla parete della doccia, ma l'acqua lo lava subito via. Picchio esasperato le mani chiuse sul muro e quasi mi viene da piangere. Non posso continuare così. Ed è solo il primo giorno! Che supplizio che sarà per me questa vacanza… Ma non devo cedere. Non mi prenderò Marina. Marina non può diventare la mia donna. Ma… ma col cazzo non si ragiona. Ha un cervello tutto suo. È una cosa che sanno tutti. Finisco di lavarmi ed esco già vestito. Anche Marina è già pronta. Ha riordinato le sue cose e in giro non c'è nulla. Ogni cosa è al suo posto. Prende lo zainetto dall'armadio, toglie le carte che le serviranno in biblioteca, afferra il cappotto e usciamo per andare a cena. Durante tutta l'uscita non facciamo che parlare per decidere che monumenti visitare e la serata passa tranquilla. Fa troppo freddo per restare fuori e ce ne torniamo subito in camera. Riaccendo il caminetto, che metto al minimo, e sposto i divanetti in modo da restare seduti a goderci il calduccio. Accendo anche la TV su un notiziario ma abbasso quasi del tutto il volume. Marina riprende in mano il suo libro e si mette a studiare. Io, invece, passo lo sguardo tra le notizie che scorrono sui banner alla TV e il cellulare cercando di far coincidere orari dei mezzi pubblici e ingressi a musei vari. Alla fine perdo la pazienza e prenoto un taxi per domani mattina per portarci almeno in città. Ore dopo, metto la sveglia al cellulare, spengo la TV ...
... ed il caminetto e ce ne andiamo a dormire. Solitamente io dormo solo con i boxer, ma dovendo dormire nello stesso letto con Marina, mi metto almeno i pantaloni del pigiama e mi tengo addosso la maglietta. Anche Marina si mette un pigiama lungo, non troppo pesante. Mi addormento quasi subito. E quando mi sveglio la mattina dopo, mi accorgo che io e lei siamo abbracciati stretti. Non me ne ero neanche accorto. Lo avevo fatto nel sonno. Sorrido all'idea, inizialmente. Ma poi inizio a pensare alle conseguenze che potrebbe avere un tale gesto. Non ho nessuna intenzione di muovermi, anche perché rischierei di svegliarla. E poi si sta così bene… con lei che mi dorme tra le braccia. Un piccolo anticipo di quello che potrebbe essere il nostro futuro. No! Non lo puoi fare! Marina è tua nipote!, continuo a ripetere a me stesso. Non lo posso fare. Non posso cedere. Ma è così bello svegliarsi con lei tra le mie braccia… Molto, molto lentamente sposto il mio braccio da sotto di lei. Ma appena inizio a muovermi, Marina si stringe ancora di più a me. Desisto. Dopo un po', non so quanto, suona la sveglia. Almeno ora ho la scusa per spostarmi. Anche Marina si sveglia. Dapprima resta un po' disorientata, ma poi mi illumina col suo sorriso. — Buongiorno, Marco. Non so te, ma io ho dormito magnificamente. All'inizio sentivo un po' di freddo, ma poi mi è passato. Faccio finta di niente, ma le rispondo che anche io ho dormito bene, che in fondo è la verità. Vado prima io in bagno. Prendo dei vestiti ...