1. Ancora una volta


    Data: 26/11/2019, Categorie: Etero Autore: Ginnylinny, Fonte: EroticiRacconti

    Dalla mia camera da letto posso sentire distintamente il suono del mare, che con le sue onde calme e tranquille accompagnano questa fine giornata. Dalla finestra posso vedere il sole, che lento si incammina verso la strada del tramonto, lui non ha fretta e si prende tutto il suo tempo. Sento bussare alla porta, apro e ti trovo in piedi davanti a me. Sei bellissimo come sempre, con la tua abbronzatura dorata che tanto ti invidio, i tuoi pantaloni corti e la tua maglietta. “ Sei diventata la regina delle aragoste per caso ?” mi schernisci guardandomi. In effetti la mia carnagione non mi ha mai aiutata al mare, basta mettermi al sole e divento subito rosso fuoco. Sempre con la pelle bollente, che mi pizzica. Fastidiosa come questi slip, che improvvisamente mi stanno stretti da quando ti ho visto. Chiudi la porta dietro di te, il tuo sguardo cambia subito, si annuvola, mi vieni in contro e io di rimando indietreggio. “ Sai essere così puttana, a mandarmi sempre le tue foto del cazzo. È da ieri che mi rompi i coglioni. Adesso voglio farmi una sega mentre ti tocchi davanti a me “. Ormai mi hai messo spalle al muro, sento il tuo alito contro la mia pelle e cerco di baciarti. Mi allontani via con una manata sul viso, non te ne frega nulla di baciarmi in questo momento. Non mi resta che ubbidirti, mi spoglio dei pochi indumenti che indosso. La mia mano scivola piano sui capezzoli turgidi, li pizzico con le dita e me ne porti uno alla bocca per leccarlo piano. Tu intanto ti sei ...
    ... tirato fuori dalla patta quel meraviglioso cazzo che hai, te lo prendi saldamente in una mano, lo stringi. Con la mano ne saggi piano le vene già in rilievo, la tua cappella è rosacea ma già umida. Socchiudi gli occhi, ma non stacchi lo sguardo da me, ti sento dire sottovoce: “ Quanto cazzo sei troia”. Intanto proseguo il mio percorso, sempre appoggiandomi al muro, divarico le gambe e mi sento fradicia. Mi stuzzico piano il clitoride, per poi attingere dei miei umori dalla mia fica, per poi tornare a sgrilettarmi piano. Lo sento già elevarsi sotto le mie dita, eretto e fremente, ho già tremendamente voglia di venire. Intanto tu acquisisci sempre più velocità sul tuo cazzo, mi ordini “ Muovi quelle dita più in fretta stronza“. No non voglio, continuo piano a carezzarmi il mio clitoride mentre ti dico: “ Bastardo sputami in bocca e poi ne riparliamo “. Ti avventi su di me, ti sento ansimare e godo perché ti vedo già perso nel tuo piacere. Tiro fuori la lingua e tu mi sputi sopra. Sento la tua saliva calda che si mischia con la mia e mi lecco bene le labbra per istigarti. Non resisti più, mi metti la lingua in bocca, me la torturi talmente tanto che quasi non riesco a muoverla. Con una mano mi tieni per la gola, mentre veloce infili una gamba tra le mie. “ Visto che vuoi giocare sporco, il mio cazzo te lo sogni, strusciati su questa puttana”, di tutta risposta ti mordo un labbro, tu grugnisci ma continui a leccarmi avido. Intanto inizio a cavalcarti la gamba, mi sento la fica sempre ...
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