1. Comanda lei!


    Data: 26/11/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Semiramis, Fonte: EroticiRacconti

    Per capire fino in fondo leggete prima "Chi è Semiramis", questo racconto che aprirà una serie ne è la continuazione. La mattina seguente mi svegliai pronto per affrontare la nuova giornata. Senza disturbare lei mi accinsi a preparare la colazione per iniziare a servire la mia padrona come meritava, gliela portai appoggiando il vassoio sul comodino facendo attenzione a non svegliarla. In realtà lei era già sveglia, lo vidi dal movimento delle mani sotto le lenzuola, si stava cercando il clitoride come ogni mattina per iniziare. Aprì gli occhi e mi porse una mano:” Assaggia la mia fica” aprii la bocca e iniziai a leccarle le mani laddove vedevo residui di umori. Aveva quel sapore inconfondibile e forte di fica consumata dai furori della sera prima. Si scoprì, mostrandomi il suo bel corpo carnoso e la fica depilata e umida, allargò le gambe e io d’istinto saltai sul letto. “Allora porco ti piacevano le dita in culo ieri sera, adesso inizia la tua prima giornata da sottomesso, mancava solo l’ufficialità e ti sei fatto ficcare le mie dita in culo per confermarlo… ora inizia a lavarmi la fica, la lecchi per bene, è ancora sporca degli umori di ieri sera quando mi sono masturbata dopo averti visto che godevi a fare il frocetto” senza esitazione mi misi con la bocca fra le sue gambe e l’odore di fica bagnata mi assalì le narici. Affondai la bocca tra le labbra dell’organo come se fosse un frutto succoso godendomi gli umori e leccandoli via. Lei prese a masturbarsi girando le dita ...
    ... intorno al clitoride e guardandomi con occhi iniettati di voglia e con uno sguardo quasi arcigno. Mi spostai con la lingua verso il clitoride ma lei mi spinse di nuovo con la testa fra le sue labbra intimandomi:” Continua a leccarla, faccio io qui stronzo” ero molto eccitato e presi a toccarmi il cazzo, presto lei se ne accorse e mi bloccò. ” Ah… Ah, credo che tu questo non la possa fare tu oggi non godi, togli quelle mani da lì” dette queste parole mi prese i testicoli e li strinse ed io mi bloccai. Mi guardò dritto negli occhi, poi si alzò facendomi restare in ginocchio e portando la sua grossa fica all’altezza della mia bocca. “Ingoia” e iniziò a sputarmi sul viso intimandomi di raccogliere il primo sputo che mi arrivò sulla guancia. Ormai mi conosceva alla perfezione, sapeva benissimo quello che volevo che facesse per farmi sentire umiliato e sottomesso e il mio cazzo pulsava ad ogni sputo e sguardo che lei mi gettava mentre si continuava a masturbare. Mi fece sdraiare a pancia in giù sul letto in modo che il cazzo venisse schiacciato dal mio corpo e si mise a cavalcioni su di me. “Non lo sai che quando non ci sei uso i braccioli del divano per masturbarmi, ho deciso che stamattina sarai come il bracciolo del divano datosi che non so che farmi di te e di quel cazzetto moscio che ti ritrovi, pensa è come se ti scopassi io… sei proprio inutile” dette queste parole mi appoggiò la fica umida sulla schiena e iniziò a muoversi, il cazzo scoppiava sotto di me e provavo un leggero ...
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