1. Fantasie avverate (quarta parte)


    Data: 27/11/2019, Categorie: Prime Esperienze Tabù Voyeur Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster

    ... che era tutto ok, poteva continuare.Tornammo al tavolo e brindammo con una bottiglia di prosecco, ricordo che guardandomi intorno mi resi conto che ero il meno elegante di tutti, non pensavo che ci avrebbe portato in un posto così, glielo dissi; “tua moglie è la più elegante”, mi rispose e mi fece l’occhiolino.Ricordo che Anna mi mise una mano sul braccio chiedendomi sottovoce se era tutto ok, se mi piaceva quella situazione o se c’era qualcosa che non andava; mi stavo comportando da stupido anche agli occhi di mia moglie, decisi di rilassarmi e godermi quello che stava accadendo, era solo un gioco e come tale dovevo viverlo.Cominciai a entrare nei loro discorsi e a esporre i miei punti di vista; Salvo notò il mio rilassamento e capi che poteva continuare.Arrivarono le prime portate, tutte rigorosamente di pesce, accompagnate da un ottimo vino bianco; si chiacchierava e si scherzava, si parlava di tutto e spesso i discorsi si spostavano sul sesso, su dove e come piaceva farlo e delle nostre esperienze personali.Salvo volle sapere di quella esperienza che gli avevo accennato parlando fuori alla cornetteria (il matrimonio del nostro amico Luca), fu mia moglie a descriverla, senza perdere nessun particolare.Salvo apprezzò molto il racconto, capendo quanto mi piaceva esibire mia moglie e ci confessò che gli era diventato duro; anche per me fu cosi, ascoltando mia moglie raccontare quello che successe.Poi sentii qualcosa sotto il tavolo che mi toccava la gamba e saliva su, era il ...
    ... piede di mia moglie; il coperto bianco del tavolo era abbastanza lungo da scendere fin quasi al pavimento, quindi nascondeva tutti i movimenti che accadevano sotto.Con una mano reggevo il mio calice di vino e con l’altra massaggiavo e accarezzavo il piede nudo di mia moglie, poi mi resi conto di piccole vibrazioni provenenti dalla gamba stesa di Anna; anche loro con una mano reggevano i calici e l’altra spariva sotto il coperto.Ci fu un attimo che nessuno parlava, io mi godevo il piedino di mia moglie che era arrivato a schiacciarmi l’uccello, Anna si godeva le dita di Salvo che le accarezzavano la fica e il nostro Amico si stava godendo la sega di mia moglie.Solo quando vedemmo il cameriere arrivare cessammo quello che stavamo facendo, con risa generali.Aspettai che il cameriere si allontanasse e mi rivolsi a mia moglie con ancora il sorriso sulle labbra: “non ti credevo così troia”.“Mi piace fare la troia per te” mi rispose e aggiunse “ma il piacere è anche mio, me lo hai fatto scoprire tu”, si sporse verso di me e mi diede un bacio in bocca.Salvo si sporse verso Anna sussurrandogli qualcosa nell’orecchio, lei mi guardò e sorrise, facendo al nostro amico un cenno di assenso; poi si girò verso di me e disse: “voi due siete uguali”.Il significato di quelle parole lo capii di li a poco, quando arrivò il cameriere; Anna si spostò un po’ indietro con la sedia e quando il cameriere la servì notai che guardando in basso, strabuzzò gli occhi.Servì Salvo senza mai staccare gli occhi ...
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