1. Il manichino


    Data: 05/12/2019, Categorie: Esibizionismo Autore: mirko_polenghi@virgilio.it, Fonte: EroticiRacconti

    Ehi mi senti, sono io, sono qui. In quest'angolo buio del magazzino, guarda meglio signora, non lì ecco, sono io, sono quel manichino. Sono contento che tu sia passata, chiuso qui dentro tra le cose rotte non sai com'è lunga una mia giornata, senza distinguere il giorno e la notte. Ero felice, una volta, lo ammetto fiero e altezzoso su quel piedistallo sempre elegante, sempre perfetto vestito da mare, sportivo o da ballo. Adesso son sporco, pallido e nudo nessun costume, neanche un cappello il mondo a volte è distratto e crudo al mio posto ora c'è il nuovo modello. Ma tu signora, cos'è che senti perchè mi fissi, mi guardi e mi tocchi guarda che anche io dei sentimenti anche se son solo dipinti gli occhi. La testa, il collo ed i miei pettorali gli anni non passano, non sono umani ti eccitano molto i miei addominali le sento, affamate, son le tue mani. Sparisce in un attimo la mia angoscia che mi tormenta da tempo lontano sento il contatto con la tua coscia ci sposti sopra la mia fredda mano. Sono di legno, trucioli e gesso anima in plastica e nudo metallo non provo amore, non so cos'è il sesso cos'è ciò che sento... è così bello. Mi baci ovunque, mi lecchi la bocca, son tuo signora, e mia padrona sento il tuo seno, la mano li tocca, e tutto il corpo a me si abbandona. Scendon gli slip, li lanci lontano sei umida, fradicia, viscida e poi la spingi contro la mia dura mano più giù, fino in fondo, fino a che puoi. Sì ... come godi, sento ogni tuo spasmo ti muovi rapida, vogliosa e impazzita per poi esplodere in un feroce orgasmo che lascia lucide le mie tre dita. Ti amo signora, ti amo e ti voglio non posso amarti e divento pazzo non è solo questione di orgoglio si son scordati di farmi anche il cazzo.
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