1. Idillio del suono


    Data: 07/11/2017, Categorie: Voyeur Autore: Semiramis, Fonte: EroticiRacconti

    Ne abbiamo di dolci ricordi e la bella stagione ci riporta sempre alle mente le passioni e le occasioni sprecata della prima giovinezza. Sono alla finestra in questa calda e ventosa giornata, mi chiedo come mai l'aria mi trasporti tutti questi ricordi ultimamente. Un suono proietta in me tutte le immagini di allora. È croce e delizia, mi aiuta e mi tiene compagnia in questa nicchia di solitudine di cui ho bisogno. Scrivevo, firmavo un foglio per l'esattezza e lei ne approfittava per dirmi che chi firma spesso è egocentrico. No, non sono egocentrica, o forse sì ma sto firmando per non guardarla troppo. Chi? Aurora. Un viso asiatico delicatissimo, non lo si puo' descrivere è tutto nel suo nome. Ho sempre pensato che i suoi genitori l'avessero scelto per descriverla chiamandola semplicemente. Era una di quelle giornate in cui due giovani amiche si ritrovano insieme d'estate e sembra fatta apposta per me. Vi auguro di non incontrare mai Aurora, nei suoi grandi occhi nocciola vi perdereste. E io mi ero proprio persa, non riuscivo più a guardarla mentre accavallava e scavallava le gambe sulla poltrona della casa dei miei genitori. Era il caldo lo sapevo bene e con il suo vestitino lasciava le gambe aperte per rinfrescarsi come fanno tutte le donne quando hanno caldo e non hanno chi le guarda. Ma lì c'era qualcuno ad ammirarla, c'ero io, mentre consumavo inchiostro inutilmente su un foglio ormai senza spazi bianchi. Mi chiedeva perché continuassi a farlo e io le dicevo per noia ...
    ... mentre il sangue mi ribolliva alla vista della sua pelle imbrunita dolcemente dal sole. Mi aveva chiesto di incontrare il suo ragazzo proprio a casa mia e io sapevo cosa significava quel tipo di favore. Le avevo già fatto tutte le raccomandazioni ma la verità è che ero nervosa per la gelosia e l'invidia. Pensavo, calcando le lettere del mio nome, che io l'avrei fatta godere senza un domani se solo avessi potuto. Mi sfiorò il collo e mi diede un tenere bacio sulla guancia come fanno le buone amiche e mi assicurò che non mi avrebbe causato problemi poi iniziò a dirmi che dovevo rilassarmi prodigandosi con un fraterno massaggio alle spalle. Le sue belle mani fresche sul mio collo, mi eccitava, aveva un tocco così morbido e delicato. Sono alla finestra, affaccia sul mio giardino, nessuno puo' vedermi. Mi sfilo le mutandine e cerco il clitoride e mi rituffo nel mio bel ricordo di luglio. Sono dentro, chiusi in quella stanza, lui è un tipo che si puo' dire bello ma non eguaglia Aurora, lei trasuda levità e dolcezza. So bene che non è corretto ma non posso farne a meno quando inizio a sentire i suoi gridolini provenire da quella porta. Questa volta inchiostro e carta non mi salveranno, finerei per scrivere il suo nome. Posso calmarmi solo placando le mie voglie. Spalanco le gambe sul divano e stringo tra le mani la maglietta che ha cambiato poco prima. Mentre premo le dita creandomi piacere immagino il suo sinuoso corpo sul mio, si muove sulla mia pancia portandosi piacere e lasciandomi ...
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