3 I miei giochi solitari a casa
Data: 09/12/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Masturbazione
Autore: prapapappo, Fonte: xHamster
... gustarmi il residuo di quell’orgasmo. Aprii gli occhi, goccioline di sperma scendevano dalla punta della cappella lungo tutta l’asta del mio cazzo fino a raggiungere la peluria pubica. Mi alzai lentamente ed andai in bagno a pulirmi. Ho sempre usato l’asciugamano del lavandino per asciugarmi il cazzo dopo averlo lavato dopo una sega. Mi piace pensare che le altre persone che verranno per lavarsi le mani si asciugheranno dove io mi sono asciugato il cazzo.D’estate trovai a casa di mia nonna uno s**tolone di giornali vecchi di mio zio. C’erano dei vecchi intrepido, degli skorpio e dei lanciostory. Inutile dire che le donnine nude dei fumetti attirarono l’attenzione del ragazzino di prima media che ancora non conosceva cose come la pornografia, anche se sapeva di cosa si trattava. Ritagliai dunque tutte le protagoniste dei fumetti che esibivano culi in perizzoma, tette scoperte o lingerie intrigante. Tutti i ritagli finirono nel mio quaderno segreto. Con calma a casa ricopiai i disegni con carta lucida e carta carbone e creai dei disegni pornografici eliminando l’intimo alle donne e creando vere scene di sesso. Quei disegni furono il mio primo giornale porno. Mi feci molte seghe con quelli, in camera mia, in bagno, sul divano della cucina o del salotto quando non c’era nessuno in casa. Se mi masturbavo sul divano del salotto mi portavo dietro un pezzo di carta o un fazzoletto per venirci dentro. Il bello di masturbarmi in cucina invece era che quando sentivo salirmi l’orgasmo ...
... mi alzavo in piedi e sborravo tranquillamente sul tavolo della cucina coperto da una tela cerata, senza preoccuparmi di dove sporcavo. Una volta scrollate le ultime gocce di sperma dal mio cazzo mi avvicinavo al lavandino della cucina, mi sciacquavo la cappella, me l’asciugavo con l’asciugamano lì appeso e con una spugnetta pulivo il tavolo dalla mia sborra.Quando rimanevo a casa solo ogni mio desiderio diventava realtà. Adoravo girare completamente nudo, mi rotolavo per terra presentire il pavimento freddo, mi sdraiavo sul tavolo sia della cucina che del salotto, salivo in piedi sui mobili della cucina e nel mentre mi menavo il cazzo duro fino all’orgasmo. A seconda della voglia del giorno o sborravo nel fazzoletto se non potevo pulire o non ne avevo voglia, o sborravo senza curarmi di dove sporcavo (sul tavolo, per terra, nel lavandino, ecc…), o una cosa che mi eccitava parecchio era anche venirmi addosso quando ero sdraiato.Poi un giorno decisi di farmi una sega nella camera dei miei, il letto a due piazze era un richiamo troppo forte. Mi rotolavo stringendomi il cazzo in mano e menandomelo adagio, poi la mia bocca si posò per caso sul mio braccio, chiusi gli occhi e finsi che fosse una donna a baciarmi, leccarmi e mordermi mani e braccia, poi mi venne l’idea. Presi un piede e me lo portai alla bocca. Lo baciai, lo leccai, succhiai le dita a una a una. Mi piaceva un sacco, con una mano tenevo il piede e lo accarezzavo, e con l’altra davo sollievo al mio cazzo che voleva ...