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Jeans del cazzo
Data: 12/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: sportivobsx
1 ottobre. L’autunno è arrivato, almeno qui al nord piove, il primo giorno dove il clima è grigio, quasi freddo. Indosso ancora dei pantaloni leggeri, al mattino vestendomi nell’armadio avevo trovato tutti o jeans corti o troppo pesanti per il periodo, tranne un paio che quindi indosso. Poco dopo l’ora di pranzo, ho un’oretta libera, mi decido ad andare in una nota catena di abbigliamento per acquistarne un paio. Come pensavo entro e non c’è nessuno, a parte la cassiera e una commessa intenta a sistemare il vestiario femminile. Gironzolo tra i reparti, c’è l’imbarazzo della scelta da quanti tipi ne hanno. Arrivo verso il fondo, reparto magliette, e vedo due ragazzi. Zaino in spalla, sono lì che curiosano. Ci incrociamo, sorrisetto di circostanza. Passo oltre, mi giro e vedo che uno dei due fa altrettanto, poi noto chiaramente dice qualcosa all’amico perché anche lui si gira. Ognuno poi si fa i fatti suoi, torno ad occuparmi dei pantaloni e loro spariscono dalla mia visuale. Sono indeciso, alla fine opto per due modelli, che ovviamente devo provare. I camerini sono in fondo, dietro ad una scafalatura quasi nascosta. C’è un piccolo corridoietto che porta a tre stanzini, ognuno chiuso da una porticina. Il deserto assoluto a quest’ora in tutto il centro. Mi dirigo e appena entro nel corridoietto vedo in fondo in piedi uno dei due ragazzi di prima, con vicino a lui uno zaino posato per terra. Significa che l’altro è dentro che sta provando qualcosa. Entro nel ...
... penultimo camerino e indosso uno dei due paia di jeans che ho scelto da provare. Lo specchio interno però inquadra troppo da vicino, mentre fuori avevo visto che dietro al ragazzo in piedi ce ne era uno che occupava l’intera parete e che quindi permetteva una visuale migliore. Esco quindi a piedi scalzi per guardarmi. Il ragazzo è ancora lì in piedi, si scosta per lasciarmi libera la visuale, mi specchio e intanto vedo la porta dell’ultimo camerino semichiusa, quella in cui ci deve essere l’altro ragazzo. Faccio per tornare nel mio camerino, sto per entrare, quando sento il ragazzo fuori in piedi che mi dice “Guarda che bello”. Mi volto e mi fa segno di guardare dentro al camerino del suo amico. Sinceramente sto pensando ad altre cose e mi aspetto di tutto tranne di trovare la porta semiaperta, guardare dentro e vedere l’altro ragazzo in piedi, con i pantaloni calati alle caviglie, le mutande giù alle ginocchia e vedere un gran cazzo duro che svetta. Mi fermo, resto quasi immobile a fissare tale bellezza, un cazzone di tutto rispetto che svetta, scappellato, carnoso, grosso e largo, con alla base due gran palle pelose. Il ragazzo in piedi mi guarda e mi fa un cenno che indicava il suo cazzone come a dire di guardarlo. Dalla bocca mi esce solo un “meraviglioso”. “Bello vero?”, dice il ragazzo fuori in piedi. Annuisco, sto per tornare nel mio stanzino quando aggiunge “guardalo che ora se lo mena”. Guardo, il ragazzo dentro se lo guarda, mi guarda e sottovoce dice “segamelo ...