-
Richiamarsi e sedursi
Data: 14/12/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999
... m�inginocchio sul canapè, mi sento tranquilla e troia al tempo stesso, autonoma di godere e di farlo godere. Vengo al suo comando, una manina che sfregare accendendo la scintilla del futuro orgasmo dal mio clitoride, l�altra a leccarmi le dita. Lui mi sconvolge facendomi sentire tremendamente femmina allorquando mi fa inginocchiare davanti a lui per leccargli il cazzo, nel momento in cui lui se la gode in modo furbastro e lungimirante seduto sul sofà. In quell�istante io me ne prendo cura amabilmente, leccandone deliziosamente la punta insistendo sul frenulo, perché questa è una zona che fa sragionare l�uomo per il piacere che sperimenta, basta soltanto dosarlo nel migliore dei modi, in seguito affondandolo nel caldo accogliente della mia bocca mentre è ancora saporoso di me. Io adoro che lui si sciolga, appena mi vede mi scosta i lunghi capelli dal viso per continuare a squadrarmi ammaliato e conquistato per quello che sto compiendo, nel tempo in cui io con impeto e con premura insisto mandandolo in visibilio, finché lui visibilmente infervorato, ma non totalmente concentrato, in modo inatteso m�annuncia:�Dove eravamo rimasti? Ecco, così rigirati, sempre in ginocchio, dai bella�.Io appoggio frattanto i gomiti sul tavolino davanti, nuovamente il suo ordine è quello di raggiungere l�orgasmo, io imbocco il sentiero, perché spinta dopo spinta le mie pareti si congiungono attorno alla sua asta infoderandola e stringendola. Faccio appena in tempo ad aprire ...
... gli occhi un attimo prima di perdermi ancora, perché nella vetrata di fronte a noi un contrasto della luce azzurra della TV accesa si manifesta, come in un sogno d�acqua la mia carne e le sue braccia emergono dal buio e si specchiano piacevoli contemplandosi.Io strepito il mio ligio e rispettoso orgasmo a lui che me lo impone, mi dispongo sedendomi per leccargli il cazzo e per accogliere infine il suo d�orgasmo, che prontamente mi riversa sui seni, sul ventre e sulle calze in abbondanti getti di denso e succulento sperma. Io prediligo il momento in cui lascia che gli lecchi le ultime gocce spremendole lungo l�asta, succhiandogli assieme il cazzo ancora semiduro, fintanto che s�allontana dal mio corpo soltanto dopo il mio ultimo sguardo interessato e partecipe.Esiste solamente quest�intrinseca e indefinibile condizione tra me e lui: nessun desiderio di sapere, nessuna novità, nessuna stranezza. Con fatica esiste un nome e un cognome, non m�aspetto che mi chiami all�indomani, non esigo né pretendo che mi risponda se lo chiamo. Non posso aspettare che mi risponda, se affido il pensiero a un messaggio che io possa scrivere e lui possa leggere senza divieto né censure.Siamo due esseri viventi che non possono ostacolarsi e urtarsi, alla fine devo unicamente dirgli di sì, per una volta ancora o per una dozzina chi lo sa, confidare, credere e ritenere che ogni volta sia l�ultima, malgrado speri sempre che sia la prima.Allora, mi domando, perché la sua voce mi culla svegliandomi a suo ...