MARTINA Cap.12
Data: 16/12/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Sesso di Gruppo
Cuckold
Autore: Maverick
... tra le cosce chiamandomi “bella porcellina”. Allora gli ho mollato un manrovescio sul naso, per poco non andavamo a sbattere. Quindi gli ho detto che se non ne voleva un altro mi doveva riportare immediatamente all’hotel. Credo che abbia capito quello che rischiava, perché io rido e scherzo ma quando mi incazzo son dolori…>><< si amore, questo lo so, speriamo che tu non gli abbia rotto il naso… non vorrei avere seccature con la polizia >><< veramente non capisco cosa si sia messo in testa…ti aveva appena conosciuto,sapeva che eri mio marito, ma cosa pretendeva?..di trastullarsi con una signora sposata baciandola e palpeggiandola come nulla fosse? anzi,come se fosse una puttana?.. Secondo me quello è pazzo..>><< hai ragione, solo un pazzo può agire in questo modo sconcio e volgare con una signora senza essere stato minimamente provocato >>Finalmente arrivò il nostro taxi ed in breve fummo all’acquario.La visita richiese più di un’ora e mezza durante la quale mia moglie attirò più sguardi dei pesci, almeno da parte degli uomini presenti. In particolare un signore americano molto alto e prestante, di circa una cinquantina d’anni,iniziò a parlare con Martina dimostrando per lei un forte interesse. Era un tipo estroverso e allegro,aggiungerei anche gran marpione,poiché stava diventando pressante e invadente, si capiva che non voleva mollare la presa. Martina certo non è stupida ed aveva già capito dove voleva andare a parare il bel tipo, ma stava giocando con lui,come spesso le ...
... piace fare. Rideva,assentiva e rispondeva a tono alle domande dell’uomo, salvo alla fine prenderlo in giro facendogli capire di non allargarsi troppo.Comunque capii che le stava piacendo molto farsi corteggiare da quel maschione un po’ maturo che evidentemente conosceva l’arte della seduzione. Percepii quasi con disgusto che si era anche eccitata e che i suoi sensi cominciavano a prevalere sulla razionalità, tanto che si lasciò persino sfiorare le tette dalla mano libidinosa di quel tipo, il quale se ne fregava bellamente della mia presenza, come se fossi trasparente. La cosa dopo un pò mi fece incazzaree cominciai a pensare come liberarmi di lui. Mi pentii anche di non aver insistito per scopare Martina quella mattina in camera, forse ne stavo pagando le conseguenze….percepiva il maschio che la bramava e la sua mente cedeva a poco a poco alla lusinga dei sensi.Presi la decisione senza pensarci troppo, dovevo agire per riprendere in mano la situazione…Strattonai Martina a la trascinai via cercando un posto riparato dove non ci fosse gente. La sorte mi venne in aiuto poiché aprendo una porta con la scritta privato mi trovai in un piccolo ufficio pieno di scaffali. Trovai anche la chiave nella toppa e chiusi internamente la porta. Martina non disse nulla,era vogliosa ed eccitata,io lo capivo benissimo.Lei mi lasciava fare docilmente ma con il respiro corto e accelerato.La scaraventai contro la parete,sollevandola da terra. Infilai la faccia tra le tette quindi con le mani le feci ...