Torbida notte. Parte seconda
Data: 16/12/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: samas2
... carne con affondi sempre più profondi. Percepivo i colpi fino al mio utero. I nostri corpi luccicavano di sudore. Entrambi ansimavamo ed io mi mordevo le labbra per non urlare a tutti gli inquilini, nella notte, il mio godimento pieno. “Aspetta, Ismael.” Lo pregai di non venirmi dentro, rendendomi conto che ciò era imminente. Lui, riuscì a controllarsi e obbedì. Al sopraggiungere del suo orgasmo trasferì il suo cazzo nella mia bocca riempiendolo del suo seme vischioso, denso e caldo. Quello che non ingoiai, era veramente tanto, tracimò dalle mie labbra. Si adagiò al mio fianco. Eravamo stanchi ed entrambi soddisfatti, pensavo. Ma non Ismael. Il suo piede si strofinò sui miei nell’oscurità della stanza. Percepii la sua brama. Toccandolo sul pene, sentii, fra le mie dita, che aveva ripreso la sua erezione, ancora così, appiccicoso di sperma. “ Mettiti pancia sotto” Mi ordinò. Ubbidii sapendo cosa mi aspettava. Prendendomi per i fianchi mi sollevò il bacino. Fremevo all’idea di essere inculata da quel grosso cazzo, un calore mi avvampava il basso ventre. Il mio buchetto insalivato e ...
... dilatato dalle sue dita, provò una gradita caparra del trattamento completo imminente. Ben lubrificato, fu riempito da quella nera, dura, cappella. L'incedere della sua penetrazione frenetica e brutale, vinceva la resistenza che le mie pareti anali opponevano invano. Provavo un piacere forte che mi conquistava. Soffocai le mie grida di doloroso godimento, schiacciando la bocca contro il cuscino, mentre orgasmi anali mi squassavano. Non era una novità il sesso anale. Lo praticavo, qualche volta, con reciproca soddisfazione con Max, ma stavolta fu diverso, speciale. Quel tipo di pratica sessuale aggiungeva un particolare, peculiare piacere: quello di sentirmi sessualmente sottomessa. Ma, mai come quella volta mi sentii totalmente posseduta, così sovrastata dal mio dominatore nero, godendo in maniera assoluta nel sentire la sborra calda spruzzata nelle mie viscere. La luce livida dell’alba ci ritrovò accanto fra lenzuola odorose del nostro sesso, ancora emozionati, con i pensieri rivolti a quella passione che esplodendo, ci aveva travolto. Ci salutammo baciandoci sulla bocca. Non lo rividi mai più