1. Mia cugina


    Data: 23/12/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Litti

    ... uscito dal bagno e si è posizionato davanti alla televisione e lì è rimasto fino a stamattina. Mi avevi fatto eccitare,ma non ho potuto fare altro che provare un po’ di piacere con il mio fido compagno .-Con chi? –con il mio vibratore,coglione. Poi mi sono addormentata e come al solito stamattina ho accompagnato i tuoi al mare. Non ne potevo più del sole e della sabbia che mi ritrovo fin dentro la figa,così senza dire niente a zia sono tornata a casa e…mi sono fatta una bella doccia. Mentre parlava forse inconsapevolmente aveva lasciate scoperte le cosce belle e affusolate,e credo per un tratto di avere intravisto anche un po’ di peluria che le ricopriva la fighetta preziosa. –Ops! Scusa! Caro il mio stilita. E tentò di ricoprirsi con il risultato di scoprire il suo culo meraviglioso. Io rimasi incerto sul da farsi anche perché avevo di fronte una ragazzina e per giunta mia cugina che mi stava forse provocando. Cominciò così a carezzarmi il viso e le labbra mentre si liberava dell’accappatoio mettendo in bella mostra il suo splendido corpo. Non potei esimermi dal carezzare dolcemente il suo seno mentre con la mano destra l’afferrai per i capelli e l’attrassi a me per baciarla. Poi lentamente le toccai le cosce fino all’attaccatura ove delicatamente sfiorai la delicata peluria per poi cominciare a giocare con le sue grandi labbra ...
    ... e…-Suonano. Chi sarà mai? Corsi al citofono mentre lei nemmeno si ricomponeva. –Pronto! Era mia madre che mi informava del loro spostamento al supermercato più vicino per delle compere e di avvertire la cuginetta qualora fosse giunta a casa prima, di non preparare il pranzo stabilito,poiché ci avrebbe pensato lei al ritorno. –Ciao- Appena sentii il motore dell’auto allontanarsi riprendemmo l’opera di lì a poco interrotta. Era veramente bella e non sapevo da dove cominciare per godere del suo corpo delizioso completamente. Le toccai il culo e la figa già umida,affondai la lingua tra le sue cosce e mi inondai dell’umidità della sua natura e della durezza dei suoi deliziosi seni,quando lei più infoiata che mai estrasse dai miei pantaloncini un arnese che non chiedeva di meglio che uscire e passare al’azione. Con grazia cominciò a baciarlo e poi a ingoiarlo con un ritmo sempre crescente fino a quando accortasi della durezza propizia allargò le cosce a dismisura e se lo portò fino all’ingresso della figa umettata a dovere. Poi chiuse gli occhi e …si lasciò andare a mugolii di piacere mentre io la penetravo con furore. Non ricordo quanto sia durato quell’amplesso ,ma alla fine ci trovammo sudati e abbracciati ,uniti più che mai.-Alla faccia della ragazzina! Chi è stato il primo che ti ha insegnato queste belle cose? –Non sono cazzi tuoi. Stronzo! 
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