1. 038 - Debora la santarella si consacra vera troia


    Data: 09/01/2020, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Autoerotismo Gay / Bisex Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    Così, quella sera, la nostra famiglia si unì in modo quasi indissolubile a quella di Nicola e Carla.Il lungo applauso da parte di tutti i ragazzi e le ragazze sancì tra di noi, un tacito accordo fatto di incestuosa trasgressione e profonda complicità. Districammo i nostri corpi e nudi come vermi, ci avviammo verso il bagno, vi entrammo e Carla si infilò per prima sotto la doccia e poi mi invitò a seguirla all�interno dell�ampio box. Gli voltai la schiena e lei con la spugna intrisa di bagno schiuma alla lavanda, mi accarezzò tutto il corpo, partendo dalle spalle e via, via scendendo giù fino ai glutei; poi, dopo avermi insaponata per bene, posò la spugna e con la mano nuda ripartì ancora dalle spalle e ridiscese raggiungendo i piedi; risalì ancora e passò la mano fra le cosce, che io allargai per agevolarle il compito. La sua mano ora mi accarezzava la figa, fin quando le dita si insinuarono fra le labbra e cominciò a masturbarmi lentamente; alternava movimenti sul clitoride a penetrazioni con le dita dentro la mia vagina mentre con l�altra mano mi accarezzava il seno sinistro, lo faceva con leggerezza stringendomi delicatamente il capezzolo e girandolo fra le dita.Fuori dal box doccia i due uomini, inconsapevoli, stavano parlando volgendoci le spalle e invece io godevo ancora intensamente, assaporando la dolcezza mai provata prima, di un rapporto lesbico.Carla ora era di fronte a me, mi stringeva e mi baciava dentro la bocca, la sua lingua non mi scandagliava il cavo ...
    ... orale come faceva mio marito, ma accarezzava il mio palato, scivolava dolcemente sulla mia, la sua saliva mi riempiva la bocca mentre io ricambiavo donandogli la mia.Io ero a piedi nudi mentre lei aveva indossato i miei zoccoli di legno. In questo modo, eravamo alte uguali e io mi stavo godendo il suo magnifico grande seno che si schiacciava contro il mio, quasi penetrandoci. Sotto il getto dell�acqua tiepida, lei si abbassò, accucciandosi davanti a me, io aprii le gambe e lei con le dita mi tenne aperte le labbra della figa e iniziò a leccarmi il clitoride eretto.Una volta infilata la lingua e raggiunto il mio bottoncino, con la punta della stessa, iniziò a tempestarlo di brevi e rapidi colpi, per poi fermarsi improvvisamente e suggere il piccolo glande aspirandolo con forza come se me lo volesse allungare. Le sue braccia ora erano distese verso l�alto e le mani attanagliavano con fermezza le mie tette; ancora i capezzoli eretti tra le sue dita e io non riuscii più a mantenere il silenzio e pur sottovoce biascicai ��..�Mmmmmmmm, Carlaaaaa, mi fai impazzire��..��Mmmmmmmm, mmmmmmmm,��.��Continuaaaa, siiiiiiiiii, continuaaaaa, oddioooo, vengono, ti amoooo. Vengoooooo, oh Carluccia miaaaaaa, siiii, vengooooooo. Ahhhhhhhh, ahhhhhhhh, mmmmmmmmmm����La porta scorrevole del box doccia si aprì proprio mentre io con la mente ancora ottenebrata dal piacere intenso, mi piazzavo dietro a Carla per ricambiargli il piacere. Seguii la sua falsariga e le accarezzai tutto il corpo prima con la ...
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