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Rollercoaster
Data: 10/11/2017, Categorie: Etero Autore: EternalSunshine79, Fonte: Annunci69
Ancora una volta aveva provato a resistere alla tentazione. Ma sapeva dentro di lui che non ce l’avrebbe fatta. Non quella volta. Volteggiava davanti a lui, in uno dei suoi momenti di beata follia. La prese e fecero due passi di danza. Indossava i pantaloni del pigiama e una canottiera aderente che lasciava poco all’immaginazione. Poi la strinse a se. Sentiva la pelle di lei scorrere sotto le sue dita. Sentiva quel profumo che lo inebriava. Con le mani presero a sfiorarsi e a stringersi. Mentre i loro respiri diventavano carezze vicendevoli, il cuore di entrambi prese ad accelerare. Il punto di non ritorno stava per giungere, ma nessuno dei due voleva sciogliere quell’abbraccio… E’ così le carezze diventavano più ardite e le mani cercavano lembi di pelle ancora inesplorati. Lei ogni tanto si alzava in punta di piedi per stringerlo meglio. Lui la sorreggeva stringendo tra le mani il suo sedere. Era un gioco lento fatto di respiri irregolari nelle orecchie e piccoli baci nell’incavo del collo. Al primo contatto delle labbra di lui con il sapore della sua pelle fu chiaro che erano andati oltre il lecito. Milioni di ricettori urlarono pericolo, ma la forza di quel momento era troppo forte. Continuavano a cercarsi come in una danza, iniziata con le loro mani e proseguita con le loro bocche. Gli odori e i sapori si mescolavano provocando una reazione immediata in qualche zona del cervello. Le labbra di lui indugiarono sul suo ...
... collo giocando con la forma dei suoi nei e poi si spostarono con infinita lentezza sulla guancia e sulla fronte, per scendere finalmente, esauste da tanta ricerca, su quelle, in attesa, di lei. Per l’ennesima volta si stupirono delle perfezione di quel bacio. Le loro labbra erano costruite per incontrarsi, per sfiorarsi per chiudersi insieme. Non c’era altra spiegazione per quell’alchimia. La consistenza, la morbidezza, il sapore, le lingue stesse che avevano cominciato a giocare sempre più voluttuosamente dopo i primi timidi e dolci contatti. Non avrebbe smesso mai di baciarla, sentiva la perfezione in quel gesto. Una mano si strinse sul seno. Sentiva il capezzolo inturgidirsi attraverso il tessuto. Le abbasso il lembo della canottiera e prese a giocarci. A stringerlo tra le dita. Aveva voglia di leccarlo e di morderlo, così lo prese tra le mani, lasciò le labbra di lei e scese per assaggiarlo. Adorava stuzzicarlo con la punta della lingua e sentire i deboli sospiri di lei che lo teneva per la testa in piedi davanti a lui che era seduto. Era tutto così naturale che i loro movimenti sembravano studiati per anni tanto ero fluidi. Lei gli era salita sopra e lui aveva infilato le mani nei pantaloni per stringerle le natiche. La pelle liscia del suo sedere lo faceva impazzire. Sentire di essere presa dalle sue mani in quel modo provocava in lei piccole scosse di piacere. Maglione e camicia di lui erano scomparsi e lei aveva preso a ...