1. Il sogno proibito


    Data: 14/01/2020, Categorie: Masturbazione Autore: Terry85, Fonte: EroticiRacconti

    Mentre ballo, mi guarda il seno, so che gli piace, perché me lo ha detto. Mi avvicino e ballo su di lui, facendolo eccitare, mi metto davanti a lui, la mia mano tocca i suoi pantaloni. "Ho voglia di toccarti!" - gli dico. Mi attacco quasi al suo corpo e con la mano sfioro il suo membro sempre più duro. Rimase basito, come se l’idea della brava ragazza che si era fatto su di me fosse sparito di colpo, non smette di guardarmi, quel suo sguardo, mi fa capire solo una cosa. Mi vuoi, quanto io voglio te. La sua stanza è piena del suo odore, del suo profumo. Mi afferra, e mi mette contro il muro. Quel gesto, mi provoca un’eccitazione mai provata. Non riesco più a parlare, sono immobile. Mi sposta i capelli da una parte e affonda la tua lingua sul mio collo, mi eccito in modo crescente. "Mi fai impazzire..." - gli sussurro. Prende la mia mano e la mette di nuovo sopra i suoi pantaloni. Mi imprigiona sempre di più al muro, e mi bacia. Sento la tua lingua affondare su di me, come a volermi rubare l’anima. Vado a ritmo con la sua lingua, e rimetto la mano sul suo sesso che sta esplodendo, lo posso sentire. Sento lui eccitarsi, e questo, fa eccitare me. "Voglio farti di tutto..." - mi dice all’orecchio, leccandomelo, mentre io continuo a toccarlo. Non ragiono più, la mia testa è su un altro pianeta. Lo voglio più di ogni cosa al mondo. "E io voglio che mi fai tutto!" - esclamo in modo incontrollabile. Lui mi sbottona i jeans, e io me li tolgo. Le mie mutande in pizzo rosa e nero sono ...
    ... l’unica cosa che separa la sua mano dal mio intimo. Mi tocca, con prepotenza. La sua mano che mi tocca è come masturbarmi da sola. Sa dove e come mi piace, come se lo avesse sempre saputo. Quando le mie mutande non possono sopportare più quel dolce bagnato che lui mi stava dando, me le toglie. Si abbassa, e con una sveltezza che non mi aspettavo, inizia ad affondare la lingua su di me, come se fossi un gelato. Io muoio, impazzisco, mi viene da urlare. Faccio degli striduli che contengo mettendomi una mano davanti alla bocca. Lo guardo chino mentre mi assaggia, metto l’altra mano sui suoi capelli e lo spingo ancora di più dentro di me. Lo guido nel mio piacere, fin quasi a non poterne più. "Mi piace leccarti..." - dice, rialzandosi. Subito dopo mette la sua lingua dentro la mia bocca, sento quasi il mio stesso sapore. Mi leva la maglietta e il reggiseno, stringendo il seno tra le mani. Poi, ci affonda la bocca mentre la sua mano torna sul mio intimo, toccandomi di nuovo. Era eccitante, era peccaminosamente sporco, ma non mi sentivo sporca, mi sentivo viva. Gli sbottono la camicia, mi aiuta e se la toglie. È bello, perfetto, sexy, è proibito e questo me lo fa desiderare ancora di più. Gli tolgo tutto. Glielo prendo in mano, e andando su e giù, gli faccio provare piacere. Vederlo godere, mi faceva venire voglia di venire subito. "Toccami così!" - ansima. Non mi fermo, e continuo con più vigore. Averlo nelle mani non mi basta, lo voglio sentire, lo voglio assaporare. Ho voglia di ...
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