1. Finalmente l'avevo convinta.


    Data: 15/01/2020, Categorie: Cuckold Autore: Condorello

    ... benissimo assaporando ogni piatto riscoprendo sapori quasi dimenticati.Terminata la cena ci incamminammo lungo il fiume che attraversa la nostra città. Una passeggiata mano nella mano. Parlando dei nostri sogni, dei nostri figli, dei nostri progetti per il futuro. Parlammo anche di noi, del nostro rapporto, delle aspettative per il futuro. La consapevolezza che solo attraverso il nostro amore, la nostra complicità la nostra intesa, avremmo potuto costruire un rapporto solido.Tornammo alla macchina. La guardai, era li seduta accanto a me con la gonna che le lasciava scoperte le sue bellissime gambe. Le cosce tornite mi avevano sempre attratto così allungai la mano per sfiorarle. Sentii il brivido che era passato sotto la pelle di mia moglie. Passai all�interno delle cosce e le sfiorai gli slip. Dapprima chiuse le gambe immobilizzandomi, poi si rilasso e lasciò che la mia mano si insinuasse tra le mutandine e la pelle e raggiungesse il suo clitoride. Glielo massaggiai lentamente, la sfiorai le labbra della vagina, la penetrai con il dito affondando nei suoi umori.Sapevo come farle raggiungere l�orgasmo infatti dopo pochi minuti cominciò a gemere e a vibrare, godendo spasmodicamente.La baciai e le dissi che l�amavo. Le dissi che quella sera era tornata ad essere donna. Una bella donna in grado di godere e di farsi ammirare.Iniziò ad accarezzarmi sopra i pantaloni. Le chiesi di smettere. Non volevo che la serata finisse con un pompino in macchina.Misi in moto mi diressi ...
    ... verso un locale a qualche chilometro da dove eravamo in quel momento.Un discobar d�ispirazione latina era il luogo che avevo scelto per trascorrere la seconda parte della serata.Avevo prenotato un tavolino. Ci accomodammo così sui divanetti sistemati accanto al nostro tavolo.Ordinai subito un�acqua tonica per me, sono completamente astemio, ed un mojito per Giulia.La temperatura del locale era torrida. Tra l�alcool ingurgitato e la danza sfrenata si percepiva nell�aria un afrore tipico dei bar caraibici.I divanetti erano molto bassi e questo favoriva che le gonne scovolassero sotto il sedere delle ragazze presenti mostrando quasi completamente le cosce sudate.Dopo il secondo mojito mi chiese di scendere in pista per fare quattro salti. Una volta raggiunto il centro iniziammo una danza ossessiva che ci rintronò ancora di più. Tornammo a posto dove giulia tracannò il terzo mojito. Torno quindi da sola sulla pista.Io non sono mai stato un ballerino quindi mi gustai i piaceri del divano e la vista di mia moglie saltellante.Le si avvicinò un ragazzo che avrà avuto qualche anno meno di noi. Ballò di fronte a lei per qualche minuto. Poi le sussurrò qualcosa nell�orecchio ed insieme si diressero verso il bancone del bar.La musica era alta quindi per fare un po� di conversazione si doveva per forza parlare a un paio di centimetri dall�orecchio dell�altro.Da dove ero seduto vedevo la testa di lui avvicinarsi al collo di lei e poi mia moglie si avvicinava all�orecchio del ragazzo per ...