1. Uno splendido errore - 2


    Data: 18/01/2020, Categorie: Trans Autore: Deadpool80, Fonte: EroticiRacconti

    Ripensai a quella nottata e decisi di richiamarla. Stavolta niente incontro in strada, ci accordammo che la passassi a prendere. Arrivai all'indirizzo che mi aveva detto, era vestita da paura con una minigonna che la copriva appena. Salì in auto e iniziò a chiedermi perché l'ho voluta di nuovo e cosa mi era piaciuto dell'altra volta. Risposi che era veramente sexy e confessai quanto mi era piaciuto provare... Il suo cazzo. Al che mi disse che sapendo che per me era stata la prima volta era stata delicata e se volevo qualcosa di più intenso. Ero indeciso su cosa intendesse ma ero già eccitato al pensiero così dissi di sì. Mi chiese di fermare l'auto che voleva guidare lei e avremmo iniziato subito. Ci scambiammo di posto, vederla a gambe aperte con la minigonna al limite era il massimo, si tolse le scarpe coi tacchi altissimi per guidare meglio. "adesso, sposta le mutandine e tirami fuori il cazzo, fallo diventare duro" Le misi la mano tra le gambe e con un breve massaggio ecco che spuntava il cazzo tra quelle gambe splendide. "ti piace?" dissi di sì. "allora inizia ora a succhiarlo mentre andiamo a casa tua." Mi chinai nell'abitacolo, sperando che non mi vedesse nessuno e in quella posizione scomoda cercai di leccare e di prendere in bocca la cappella, era difficile fare di più, ma lo stesso mi diedi da fare per una decina di minuti fino a casa, entrammo in garage con l'auto. Una volta arrivati mi disse "adesso ce l'ho duro, non posso certamente scendere e salire in ...
    ... appartamento così, si noterebbe in una signorina." "e allora cosa facciamo?" "beh, ora che siamo qua in garage, scendi, mi apri la porta e finisci questo bel lavoretto." Aprii la porta, si rimise i tacchi poi la feci scendere. Era più alta di me coi tacchi si appoggiò all'auto e dovetti mettermi in ginocchio per prenderlo nuovamente in bocca. Stavolta potevo prenderlo tutto bene, e la sua mano sulla testa mi spingeva al ritmo giusto. Quando venne mi tenne la testa ferma e di nuovo come l'altra volta mi infilò la lingua in bocca per baciarmi e assicurarsi che non sputassi. Pian piano le scese l'erezione, si ricompose, e salimmo per le scale. Salendo si mise davanti, sollevando la minigonna e mostrandomi il culo. Una volta arrivati in casa, andammo subito in camera. Ci spogliammo a vicenda, io mi avventai a succhiarle le tette. Poi lei con la mano prese entrambi i nostri cazzi e sfregandoli e segandoli insieme li fece diventare entrambi duri. Ho una cassettone in camera con sopra uno specchio, mi fece girare e appoggiarmi con le mani. Poi ci chinò, mi allargò le gambe e si mise a leccarmi il buco del culo. Con la mano mi palpava le palle e mi segava piano. Dopo avermi abbondantemente leccato si tirò su, e cominciò a passarmi il cazzo in mezzo alle chiappe e cominciò a domandarmi insistentemente se lo volessi. Risposi di sì ma continuò a chiedermelo più volte perché voleva sentirmi dire in modo sempre più sconcio e umiliante quanto lo desiderassi. Quando fu contenta mi mise la cappella ...
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