1. Saga familiare 3


    Data: 19/01/2020, Categorie: Anale Sesso di Gruppo Lesbo Autore: iincest, Fonte: xHamster

    ... ritmicamente; ed ogni movimento era fonte di scosse, brividi e sensazioni di piacere che, dalla figa, mi andavano a bruciare il cervello; sentivo gli orgasmi inseguirsi l’uno con l’altro e portare il piacere verso l’apice: mugolavo senza interruzione; allargai oscenamente le cosce e portai i piedi sulla sua schiena, sicchè rimase completamente spalancata e il cazzo entrò fino alla radice: volevo quasi che anche le palle mi invadessero la vulva.Per caso, incontrai nello specchio la scena e rimasi quasi imbarazzata a vedermi strettamente attanagliata al suo corpo, con le gambe sollevate e spalancate mentre il nerboruto “vecchio” picchiava con metodo contro il mio bacino.Gli orgasmi montavano a mano a mano che Luca imprimeva più forza e più lentezza ai suoi colpi; poi la sua mano si insinuò fra di noi e andò a raggiungere il clitoride; prese a tormentarlo con sapienza ed io sentire le viscere squassarsi.L’urlo che echeggiò nella stanza non aveva niente di umano: era qualcosa di ferino, di pagano, un grido di conquista o di liberazione; quasi non riuscivo a credere che fossi io stessa a urlare tanto, dalla figa piuttosto che dalla gola o dalla testa; esplosi in un orgasmo violento, irrefrenabile: e glielo scaricai tutto sulla mano e sul cazzo.Luca non interruppe il suo movimento di va e vieni dalla mia figa; anzi, sembrò galvanizzato dalla mia esplosione e continuò a chiavarmi con dolce decisione, insistette a masturbarmi sul clitoride provocandomi successivi orgasmi ...
    ... accompagnati da urli; ad un certo punto, un suo dito scivolò verso l’ano e, per la prima volta nella mia esperienza, mi sentii penetrata analmente: non provai il fastidio che temevo, anzi la stimolazione accentuò il piacere e mi mossi per far penetrare il dito più a fondo; Luca aggiunse un altro dito e cominciò a premere sullo sfintere per dilatarlo.Il piacere tornò a invadermi prepotente e i miei urli diventarono continui e sempre più alto: cominciai ad esplodere in una serie di orgasmo che mi lasciarono senza forse, appannata; sentivo il cuore battere all’impazzata e persi quasi i sensi.“per favore, smettila” implorai “non ce la faccio più”; rallentò il ritmo fino a fermarsi ma non accennò a ritirare né il cazzo dalla figa né le dita dal culo e, per qualche tempo, rimanemmo fermi a far scarica l’orgasmo.Quando mi sentì abbastanza rilassata, spostò la mano direttamente sull’ano e cominciò a premere con tre o quattro dita (ormai non capivo neppure dove fossi) provocando una dilatazione sempre più consenziente del mio forellino: avvertii un po’ di fastidio ed ebbi un gemito.Luca riprese allora a pompare nella figa, sempre lentamente, sempre con metodo facendo scivolare l’asta fino a lasciar dentro solo la cappella e ripiombando poi con forza sul pube: la conseguenza erano fitte di piacere ed orgasmi che ormai non contavo più.“Ti prego, vieni” gli chiesi; “Posso venirti dentro?” “Si, no c’è problema”Cominciò a spingere con forza, quasi selvaggiamente, e riportò la mano sul clitoride ...