1. ALLA FESTA DI MARTINA UNA PIACEVOLE SORPRESA!!!


    Data: 21/01/2020, Categorie: Anale Hardcore, Voyeur Autore: torello9, Fonte: xHamster

    ... cessando di muovermi avanti e in dietro, il mio cuore cessò di battere e mille pensieri invasero la mia mente, vidi che era Stefania, la mamma di Martina, che probabilmente aveva sentito qualcosa, guardare dentro e fermarsi sulla soglia senza aprire troppo la porta e senza dire nulla. I nostri sguardi si incrociarono per diversi secondi, metre Sara continuava a gemere Stefania mi sorrise e se ne andò richiudendo la porta. Quella situazione mi restituì uno stato di eccitazione che poche volte nella mia vita avevo provato! Continuai così a scopare il culo di Sara con ancora più foga e veemenza, fino a raggiungere l'orgasmo e sborrargli dentro! Fu davvero una bella scopata, entrambi con un sorriso a 32 denti. Ci rivestimmo di corsa e scendemmo per raggiungere gli altri, Sara fu la prima a scendere mi precedeva di pochi passi, la quale incrociò la mamma di Martina nel salotto che sorridendole le chiese se si stesse divertendo. Sara arrossi e le rispose con un si, aggiungendo che si sentiva stanca e che sarebbe andata a casa, e Stefania gli sorrise e replico che a volte le feste possono essere molto faticose. Una risposta da vera stronzetta, ma dentro di me pensavo che se fosse stata davvero stronza ci avrebbe interrotto sopra e magari si sarebbe anche messa ad urlare, creando un bel casino, invece non lo fece e la cosa mi rasserenava molto, oltre che intrigarmi. A me non disse nulla, se non accennare un sorriso. Salutai Sara e mi diressi verso il giardino, quando Stefania mi fermo facendomi una domanda retorica, con voce maliziosa: ma non sei sposato? io con altrettanta malizia le risposi: si certo, ma certe cose si fanno anche da sposati! aggiungendo un: non è vero? al quale lei rispose: certo, si trova la persona giusta! e andando via sorridendo.....!!!Prendendo la palla al balzo a fine serata le lasciai in mio numero di telefono e lei mi chiamo qualche settimana dopo, ma questo è un altro racconto.
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