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Giochi di ruolo
Data: 22/01/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Peche
�Mi spieghi cos'è successo?� �Tiralo fuori� la sua voce era ridotta ad un frettoloso sussurro. �Come?� pregai di avere capito bene. �Tiralo fuori prima che riaprino!� dovette notare quant'ero sbigottito, poiché si inchinò improvvisamente per aiutarmi a slacciare la cintura. Tirò fuori il mio pene già duro come il cemento. Al contatto le sue dita furono piacevomente fredde. �mi hai detto di tapparmi la bocca, no?� sorrise mentre me lo agitava con nonchalance. Non obiettai, quando avvicinò le sue labbra alla punta e con la bocca socchiusa cominciò a degustarmi il membro. La sentii nella penombra inghiottire metà asta per poi rifarla comparire umida di saliva. Si staccò un momento e mi guardò desiderosa. Era un'ottima attrice. E all'attrice migliore spettava la statuetta più grande. Le presi i corti capelli fra le dita e la trassi nuovamente al lavoro. Erano più di quattro anni che desideravo quel momento e decisi che non avrei atteso ancora. La feci alzare delicatamente. C'erano dei cartoni chiusi alla nostra sinistra pieni di cianfrusaglie. In un gioco di sguardi cominciai a slacciarle i jeans. Quanto maledissi quella tenuta così scomoda. �Non abbiamo molto tempo� mi informò. Forse lo immaginai, ma parve quasi dispiaciuta. �Tranquilla� la rassicurai. Poi colsi al volo il poco tempo che avevamo. La presi per i fianchi e la voltai di spalle. Le abbassai i pantaloni quanto bastava e la guidai a inginocchiarsi sui cartoni. Sentii qualche suo attimo di esitazione, ma lo aveva detto lei, non c'era tempo. Sorrisi pensando che sino a pochi momenti prima, al piano di sopra, stavamo giocando con otto nostri amici ad uno stupido gioco di ruolo. Ho sempre amato quel gioco, ma per tutta la sera avevo fantasticato su quegli stivali in pelle nera che le stavano così tremendamente bene.
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