1. Follie d'amore...della mezzetà


    Data: 28/01/2020, Categorie: Etero Autore: clary, Fonte: RaccontiMilu

    ... spalle, occhi marroni, scuri e profondi, vellutati; avrà, forse, ventidue, ventitré anni.�Sìì� � rispondo � �mi dica.��Signora volevo dirle che lei è la donna più bella che abbia mai visto in vita mia e volevo chiederle se gradirebbe un caffè con me� � mi spara tutto d�un fiato.�Non ti sembra che sono, forse, un po� troppo attempata per te e per essere �rimorchiata� per strada?� � rispondo con voce un po� stizzita, ma dentro di me sono anche lusingata; a noi donne i complimenti piacciono, specie se fatti da un bel giovane!�Attempata� � mi rimanda lui, con un sorriso accattivante � �Lei è splendida! E poi le ho solo offerto un caffè, perché sarei onorato di conoscerla, senza secondi fini.�Quel sorriso e quello sguardo sono disarmanti, non posso fare a meno di mettermi a ridere:� E sia. Ma solo dieci minuti, ho delle cose da fare.�Entriamo in un bar lì vicino e in dieci minuti mi dice tutto di lui.Il suo nome è Leonardo, Dodo, ventidue anni, di P. e frequenta la scuola di Belle Arti che è non tanto lontano dall�edicola dove vado sempre.Con i suoi amici, hanno l�abitudine di riunirsi in quel bar ed è proprio lì che mi ha notato circa una settimana fa all�edicola.Mi racconta che da quando mi ha visto non fa che pensare a me, a quanto sono bella e della voglia che aveva di conoscermi, fino a che, oggi, ha preso il coraggio di parlarmi; crede proprio di essersi innamorato di me.Io rido a queste sue dichiarazioni, gli dico che non è possibile, che il mio figlio più grande ha quasi ...
    ... il doppio della sua età�Vuote parole!Lui continua a ripetermi frasi carine; è convinto veramente, ma mi dice che se io non voglio neanche avere un�amicizia con lui, non mi importunerà più.Ci lasciamo con una stretta di mano.A casa ripensai a quello che era successo, mi ripetevo che era assurdo, ma sotto sotto, come donna, non potevo non essere lusingata e felice del fatto di piacere ancora, alla mia età, ad un giovane come Dodo.Durante la settimana che seguì c�incontrammo ancora; io andavo all�edicola e lui mi aspettava lì, per prendere il caffè insieme.Parlavamo di tante cose, di noi, dei suoi studi e dei suoi progetti, insomma diventammo amici e Dodo mi piaceva sempre più.Finché, un martedì pomeriggio, mentre ero sola a casa, sentii suonare alla porta.Aprii e lui era lì! �Ciao Clary� � mi ha detto.�Cosa fai qui?� � ho ribattuto stupita.�Sono venuto a trovarti� � mi ha risposto, con un gran sorriso � �L�altro giorno, dopo che ci siamo lasciati, ti ho seguito, per sapere dove abitavi.��Come ti sei permesso� � ho ribattuto stizzita � �E soprattutto come ti permetti di venire a casa mia senza essere invitato?��Sei tu che mi hai detto che il martedì sei sempre sola perché il tuo compagno è fuori per lavoro. Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere un po� di compagnia. Non sei contenta?�Mentre mi parlava non smetteva di sorridere, la sua voce dolce e il suo sorriso aperto e franco, hanno fatto sì che il mio disappunto sia svanito.Alla fine ho sorriso anch�io:�D�accordo. Ormai sei ...
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