1. La ex ragazza del nemico


    Data: 28/01/2020, Categorie: Etero Autore: Travolgente, Fonte: RaccontiMilu

    "Chi è quella?" "E' Katia l'ex ragazza di Giacomo".Giacomo era uno dei miei "nemici", persone diciamo che porto sulle palle. Katia invece era una splendida ragazza, mai vista prima d'ora, capelli neri lunghi lisci,una ragazza dolce e sensibile e con una quarta abbondante di seno che ti faceva venire in mente le porcate più assurde.Eravamo a mare e con la scusa di fumarsi una sigaretta ,ma soprattutto perchè si stava rompendo sotto l'ombrellone delle sue cugine più grandi, si sedette sotto il nostro ombrellone e cominciò a parlare con una nostra amica dopo essersi presentata con noi altri.Grazie ai miei occhiali da sole potevo ammirare quel davanzale stupendo, un seno che ondeggiava armoniosamente ad ogni suo movimento,era uno spettacolo unico; il costume poi metteva ancora più in risalto quelle due montagne così soffici e grandi.Terminata la sigaretta e la chiacchierata se ne tornò sotto il suo ombrellone ma sino a quando non se ne andò non smisi un attimo di guardarle esclusivamente il suo seno.La sera, sul tardi, era mia abitudine prima di ritirami a casa fumare l'ultima sigaretta della giornata percorrendo con la macchina le strade più tranquille a bassa velocità, la incontrai, si avviava verso casa e poichè andavo piano lei ebbe il tempo di riconoscermi e salutarmi,mi fermai con una scusa e le chiesi come mai si stesse ritirando da sola a casa a quest'ora e mi disse che anche a lei piaceva fumare un'ultima sigaretta passeggiando per quelle strade tranquille. La sua ...
    ... sigaretta era finita per cui le chiesi se voleva un passaggio ed accettò.Seguì al rallentatore tutti i suoi movimenti sin quando salì in macchina e fece sobbalzare quelle due tettone coperte da una maglietta bianca aderente che metteva in risalto le bellissime forme; anche il mio socio se ne accorse e si svegliò.In macchina cominciammo a parlare delle solite cazzate che si dicono per conoscersi un pò e mi confidò una cosa "ho un pò di erba,giusto una canna, ce ne facciamo una?" "me lo chiedi pure?".La fece in poco tempo,fumammo e ricominciammo a parlare con l'effetto delle canna che cominciava a farsi sentire viste anche le nostre risate per battute e risposte veramente stupide.Mi disse che avrebbe voluto guidare, così mi diressi verso strade più deserte e ci scambiammo di posto; non appena fù al volante non le levai gli occhi di dosso, avevo quelle due tettone a pochi centimetri da me, avrei voluto toccarle e metterci il mio socio in mezzo per cui mi feci coraggio e cominciai a fare le prime mosse.Cominciai a farle il solletico sui fianchi, sulle gambe e lei per nulla offesa rideva a crepapelle divertita dalla situazione; i miei pizzichi erano sempre più prossimi alle due tettone e lei divincolandosi mi fece sfiorare una tetta, se ne accorse e si fece un pò rossa e mi disse "Se c'è una cosa che però non sopporto è il respiro sul collo".Ero già lì che le suffiavo sul collo,dallo specchietto notai che tirava spesso gli occhi sù, quella maledetta si stava eccitando e probabilmente ...
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