Omicidio perfetto - Racconti Erotici

Omicidio perfetto

È tempo che osservo le due finestre dalla macchina in sosta , mi fa male anche un po’ il collo continuando a guardare in alto È il 2 agosto la finestra di destra è chiusa da due giorni , sono in ferie , quella di sinistra sempre aperta con un signore in canottiera che esce continuamente sul balcone in cerca di refrigerio. Sono le 22 scendo dall’auto e in pochi minuti sono al 5 piano, con una chiave falsa che mi hanno fornito apro la porta blindata e sono nell’appartamento, accendo le luci faccio rumore come fossi a casa mia Esco sul balcone che è diviso da quello del signore in canottiera solo da una grata Fumo e mi slaccio la camicetta come se cercassi refrigerio, rientro in casa e torno sul balcone solo in reggiseno e mutandine, buonasera mi saluta buonasera rispondo, caldo, e si rispondo passandomi una mano tra i seni, verrebbe voglia di spogliarsi nudi e mi tolgo il reggiseno, lui mi guarda fisso attraverso la grata , mi faccio scivolare lentamente le mutandine e iniziò a toccarmi , lui suda più di prima , mi masturbo le mie dita entrano e escono velocemente dalla mia fica, ansimo. Si abbassa i pantaloni e inizia a masturbarsi un cazzo di buone dimensioni, non sprecare quel bendidio gli dico scavalca e montami, Non se lo fa dire 2 volte , si richiude i pantaloni in qualche modo e senza pensarci 2 volte fa per scavalcare la grata ,un piede nel vuoto Mezzo dentro mezzo fuori , gli do una mano lui la prende molla la grata e io lo lascio con un urlo cade nel vuoto, mi rivesto spengo le luci pulisco quello che ho toccato e esco, il palazzo e’ deserto come sempre in agosto, nessuno mi ha visto salgo in macchina e me ne vado mentre si sente in lontananza una sirena Lavoro finito domani vado in ferie