1. Sedici anni - Capitolo 9


    Data: 01/02/2020, Categorie: Anale Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... Mi sembrava che ci fosse qualche cosa d’altro in questa storia. Aspettai qualche secondo e quando stavo per chiederglielo, lui ricominciò dopo aver sospirato profondamente: "Stavamo giocando ad un videogioco e stuzzicandoci l'un l'altro. Gli dissi 'mordimi' e… e..." respirò ancora profondamente per prendere coraggio, "si chinò e mi bisbigliò in un orecchio che piuttosto... mi avrebbe succhiato."Rimasi a bocca aperta, ero sbalordito, forse stava parlando di Claudio."Allora? Poi cosa accadde?" Chiesi cautamente."Um, giocammo ancora un po’ e lui si spostò più vicino a me, e... Io mi spaventai e dissi che dovevo andare via.""Vuoi dire che un ragazzo che ti piace voleva farti un pompino e tu sei fuggito?" Chiesi sbalordito.“Ero spaventato, OK? " disse lui un po’ arrabbiato. "Non sapevo cosa fare, e se fosse stato solo uno scherzo?"Lo presi per una mano e lo tirai a sedere sul letto vicino a me."È tutto ok, bel tipo" dissi abbracciandolo. "Devi andarci piano, non fare niente che tu non voglia. Ma se ti piace e tu gli piaci, non lasciare che se ne vada. Inoltre quei capelli biondi sono così graziosi.""Avevi capito che era Claudio?" Chiese tornando finalmente a sorridere."Sì, era una cosa facile, sono sicuro che tu gli piaci veramente e lui è veramente figo. Sei fortunato ad avere un'opportunità come questa. Non fare sciocchezze come ho fatto io.""Non hai rovinato tutto in maniera definitiva", disse lui prendendo la mia chitarra. "Hai urtato i suoi sentimenti, ma io so che siete ...
    ... veramente innamorati. Fagli sapere quanto ti dispiace, lui ti riprenderà."Vorrei che fosse così semplice", dissi abbassando la testa."Vai a parlargli", insistette Matteo."Aspetta un attimo, tu sei quello che ha rifiutato l'offerta di un pompino e mi stai dicendo di limitarmi ad andare a parlare ad Alessandro? " e rivolsi un piccolo ghigno al mio timido fratello che mi dàva consigli."Sì, qualche volta è dura accettare consigli dai parenti", disse arrossendo leggermente e strimpellando una corda della mia chitarra. Quella corda echeggiava nella mia mente ed io la legai rapidamente ad una canzone che conoscevo. Ecco! Il modo di mostrare ad Alessandro come mi sentivo! Non avevo bisogno di cercare parole che sarebbero state inadeguate, le parole e la musica erano già state scritte per me."Matteo, sei un genio", dissi alzandomi e chinandomi a baciarlo sulla fronte. La sua espressione era di gran confusione, rimase seduto e silenzioso mentre io gli prendevola chitarra, la mise nella sua custodia, mi misi le scarpe e me ne andai.Il mio stomaco era annodato mentre andavo verso la casa di Alessandro. Ero eccitato ma ero anche nervoso al pensiero che lui non avrebbe accettato le mie scuse. Cosa avrei fatto se lui avesse deciso che gli avevo fatto troppo male per essere perdonato? Era una possibilità, ma l'idea di continuare a vivere senza Alessandro era troppo dolorosa per a me. Presi un respiro profondo, mi fermai per un momento davanti alla sua porta poi suonai il campanello. Alessandro ...
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