1. Incanto nuovo


    Data: 04/02/2020, Categorie: Sensazioni Altro, Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... della splendida ed enorme luna che fa rifulgere la mia pelle e dopo lui, ebbene sì, il vento che non tralascia né trascura di rasentare ogni porzione del mio fisico, quest�ultimo ormai diventato emotivo, impressionabile e sensibile all�inverosimile.I capezzoli spingono eccitati e infastiditi dal contatto del tessuto, perché vogliono captare, catturare, perché vogliono farsi notare. Io abbasso le spalline sottili, subito la luna ci gioca e il vento li stuzzica, mentre la mia schiena s�inarca ricercando sempre più quelle carezze, sennonché loro ingrossati svettano spavaldi riempiendomi di sussulti irrequieti che attraversano il mio corpo visitandolo, estinguendo la loro galoppata in mezzo al ventre, poi io m�apro apertamente al vento che al momento mi sta sfiorando procurandomi e provocandomi dei brividi infiniti.Il mare al momento si &egrave risvegliato, poiché avverto in modo chiaro il rumore delle onde che s�infrangono con maggiore cadenza, che frantumandosi stimolano vivacizzando ulteriormente il mio corpo. Le mie dita scendono per aprire la mia intima femminilità e offrirla gustosamente e placidamente al vento che si gonfia, che rasenta, che sollecita e che sprona con maggior forza il mio clitoride ...
    ... diventato, tenue, gustoso, fragile e sensibile. La cavità pelvica si mette in moto modulata dal ritmo della folata proveniente dal litorale, poiché io vibro con dovizia e opulenza in perfetta armonia e in pieno accordo con gli elementi. Io a questo punto sono nuda in balia e in potere della natura, perché anche il fruscio delle foglie degli alberi vicini sollecita e sprona i miei sensi, le contrazioni improvvise m�agitano scuotendomi, perché sono intense, interminabili e profonde, visto che il suo soffio &egrave come il più attento e vigile degli amanti, così come tanti polpastrelli sulla mia pelle, giacché alimenta, mantiene e sostiene con le sue continue sferzate senza darmi sosta né tregua alcuna.Dopo un tempo sennonché impreciso e indefinito, di cui io ho peraltro smarrito la coscienza, il respiro disperso diventa nuovamente normale e riapro pigramente gli occhi. La luna mi guarda sorridendomi sorniona, connivente peraltro di quel qualcosa d�esclusivo, d�incomparabile e di privilegiato, dal momento che lei &egrave stata unicamente la sola, innegabile e preziosa testimone.Ogni mese, in realtà, quando si ripresenta la luna piena, appena posso io guardo il cielo e sorrido nuovamente.{Idraulico anno 1999} 
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