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Un vecchio amico
Data: 06/02/2020, Categorie: Masturbazione Tabù Comici Autore: _ele, Fonte: xHamster
... modo secco, come se il dirmi che aveva una compagna fosse per me un'implicita sfida da superare, ma anche lui apparve per un attimo interdetto dalla mia affermazione.- Mi accompagni a lavoro quando hai finito il caffè? Almeno facciamo due passi- non avevo potuto resistere all'occasione che mi si presentava davanti, Marco, mio marito, era l'ultimo delle preoccupazioni in quel momento.L'unico obiettivo era recuperare almeno qualcosa di tutto ciò che mi ero persa con Andrea in 5 anni di liceo.Il pensiero non mi andava via dalla testa soprattutto per via di quello sguardo, che avrei scommesso esprimeva lo stesso mio ardente desiderio. Infatti non ci pensò due volte prima di accettare la richiesta e ci incamminammo insieme.Prima di salutarci l'attrazione era diventata così forte che quasi parlandoci uno sopra l'altro ci proponemmo di rivederci al più presto. Il primo e più vero intento che ci spinse a farlo rimase celato dalle parole ma evidente alle nostre menti e ciò rese tutto ancora più eccitante, perché segreto.Ci demmo appuntamento allo stesso bar per un aperitivo quella sera: Marco era fuori per lavoro due notti e la sua ragazza sarebbe rientrata molto tardi.. Che fortuna!Tornai a casa il prima possibile per prepararmi meglio che potevo.Scelsi un paio di pantaloni neri a vita alta aderentissimi, così da avere in risalto il mio culo modellato da anni palestra. Maglia in pizzo bianca e sandali alti.Lisciai i miei capelli color miele. Non mi truccai troppo però, solo in modo ...
... da risaltare gli occhi verdi e l'abbronzatura che rimaneva dall'estate.Appena lo vidi Andrea mi mozzò il fiato, nella sua camicia che da sola metteva ancora più in evidenza il suo fisico da Adone. Ma capii con piacere che anche io gli avevo fatto un certo effetto..Mangiammo qualcosa e bevemmo i nostri drink, ma cominciò una serie di sfioramenti e sguardi languidi che avrebbe sicuramente portato a qualcosa di più...- Non vedo l'ora di strapparti i vestiti di dosso-me lo sussurrò all'orecchio con una naturalezza che non mi aspettavo potesse avere. La sorpresa che mi colse dopo queste parole così dirette fu tale da accendermi di un'eccitazione che da tanto tempo non provavo. Lo presi per mano e quasi lo trascinai fuori, lui senza dire più niente mi accompagnò alla macchina e mi portò a casa sua.Avrei scommesso che Andrea avesse già pensato all'evenienza che io entrassi da lui: il suo appartamento era perfettamente in ordine e aveva lasciato accese delle candele e qualche altra luce soffusa.. In realtà feci caso a questi particolari solo dopo che lui, appena chiusa la porta, mi aveva tirata su per farmi arrivare all'altezza del suo viso e baciarmi con passione.Con le mie gambe avvinghiate al suo busto e le sue mani a palparmi il culo, già sentivo che qualcosa si stava indurendo sotto i suoi pantaloni, strusciandomici.Appena i nostri corpi si staccarono, il mio tentativo di sbottonargli la camicia fu bruscamente interrotto e ne rimasi molto stupita.Mi disse che doveva andare in ...