1. Linsenatura


    Data: 13/11/2017, Categorie: Etero Autore: aurora60, Fonte: RaccontiMilu

    Da tempo desideravamo andare al mare anche al pomeriggio, a prendere il sole. Per vari motivi, dopo mangiato, la sonnolenza del far tardi di notte e la stanchezza del mattino passato sulla spiaggia ci impediva di farlo. Quel pomeriggio no. Lungo la costa c�era tanta gente sulle spiagge sabbiose. Noi però desideravamo andare sugli scogli, a mia moglie è sempre piaciuto crogiolarsi al sole tranquilla, senza sporcarsi di sabbia e senza altra gente vicino. Dalla litoranea ci fermammo in un piccolo spiazzo per le macchine, dietro c�era una bella insenatura, che io conoscevo, non visibile dalla litoranea. C�era qualche auto, addentratasi più all�interno, e in lontananza, lungo gli scogli, altre persone come noi desiderose di stare lontane dalla confusione. Il mare era di un azzurro turchese, con tratti di colore più accentuato a seconda della profondità e del fondale, sabbioso o meno. In mare, nell�insenatura, vedemmo una grossa barca a vela, con due coppie e tre bambini. Le donne erano stese al sole, i bimbi si tuffavano dalla barca controllati dagli adulti. Trovammo un posto con degli scogli lisci, più adatti per stendersi. Faceva molto caldo, ma la brezzolina che giungeva dal mare e la vista dell�acqua, di colore azzurro chiaro e trasparente, rendeva piacevolissimo starsene sdraiati al sole. Mia moglie che aveva un bel costume, un due pezzi sgambato, si sdraiò per terra sull�asciugamano, rivolta verso il sole che era ancora alto. Mi soffermai a guardarla, aveva le gambe aperte, ...
    ... per sentire il calore del sole dappertutto, la protuberanza del pube e delle grandi e piccole labbra coperte dal costume sporgeva evidente, veniva fuori qualche pelo e soprattutto parte del culo non coperto dal costume, che era raccolto tra i glutei.. offriva una vista stupenda. Ad un certo punto, schiamazzando, arrivarono cinque ragazzi, potevano avere dai diciotto ai ventanni, ridevano e scherzavano parlando di chissà che, raccontando di avventure vere o presunte, per sentirsi grandi di fronte agli altri. Si fermarono ad una decina di metri da noi. Effettivamente, non l�avevamo notato ma lì c�era uno scoglio che sembrava una piattaforma naturale per tuffarsi� conoscevano bene quel posto. Guardarono subito verso di noi; io ero rivolto con lo sguardo verso il mare, loro erano alla mia sinistra, mia moglie era con le gambe aperte verso di loro; con la coda dell�occhio li vidi guardare verso di lei e poi parlottare tra loro, sorridendo e commentando. Qualcuno poggiava la mano sul costume in corrispondenza del pene, gesto abbastanza consueto dei ragazzi, di chi vuol evidenziare che si sta eccitando. Una strana frenesia ed eccitazione mi assalì, sempre facendo finta di non guardare verso di loro, dissi a mia moglie di fare l�indifferente, di restare in quella posizione, sistemandosi un po� meglio per far si che potessero vedere ancor di più, ma sempre con estrema naturalezza.. tutto doveva sembrare spontaneo e non voluto. Ne avevamo ogni tanto parlato, a me piaceva che lei fosse ...
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