Il maestro e l'allieva parte1
Data: 16/02/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: P4M3L4
La mia passione per la musica iniziò a 9 anni, cominciando a suonare pianoforte ed organo in una piccola scuola di città e lì conobbi per la prima volta uno degli insegnanti che all'epoca aveva già 20 anni, molto bravo e di origini latine come la mia famiglia paterna. Non fu il mio primo maestro e quando sostituiva il mio insegnante ufficiale, con me si comportava con particolare severità,in quanto mi ritenesse un'allieva talentuosa ma che secondo lui poco si applicava.Io lo detestavo ma allo stesso tempo mi affascinava terribilmente,per la poesia che scorreva attraverso le sue lunghe dita, su quei tasti. Demotivata,anche per diversi problemi a casa, decisi di interrompere i corsi. Nel frattempo anche G. lasciò quella scuola per poi aprirne una tutta sua ed io fui una delle prescelte, che volle a tutti i costi nella sua scuola.Oltretutto era sita vicino casa, perciò ricominciai con lui all'età di 14 anni. Io, oltre a dedicarmi alla musica, ero una ginnasta agonista di alto livello, con un corpo perfetto,scolpito e sodo, nel fior fiore dell'adolescenza e probabilmente lui se ne accorse, poiché ne fu terribilmente attratto, considerato che cominciò ad avere particolare riguardo per me.Non era lo stesso insegnante severo ed antipatico che io conobbi anni prima; divenne piuttosto affettuoso, facendomi sempre battutine che io all'epoca non potevo comprendere, data la mia ingenuità di ragazzina. Diventai la sua pupilla, tanto che gli fu permesso di portarmi sempre in giro con sé ...
... ,a suonare in qualsiasi evento che si presentasse,potendo io anche fare rientro a casa tardi, poiché la mia famiglia si fidava di lui. Non mi era possibile descrivere quel sentimento che provavo per lui,se tale si può definire a quell'età. Sapevo che lo ammiravo,gli volevo bene,provavo un forte attaccamento verso quell'uomo che sempre mi abbracciava,mi riempiva di elogi,di attenzioni forse fin troppo calorose. Ogni volta che si era in sala,la sua vicinanza mi emozionava facendomi trasalire e percepivo, sapevo che lui volontariamente mi sfiorava con fare malizioso e desideroso, che mi avrebbe voluta in maniera differente. Capitava spesso che io mi fermassi alla scuola un po' di più od in orari extra per studiare o preparare qualche evento ed in fondo ne approfittavo anche per passare più tempo possibile vicino a lui. Un giorno, però, successe qualcosa di nuovo. Successe quello che sapevo sarebbe accaduto prima o poi...successe quello che io,nella mia giovane incoscienza, volevo che accadesse. Ricordo che lui sedeva alla mia sinistra sullo sgabello,mente io mi esercitavo per il saggio ed in quel periodo già faceva caldo,per questo indossavo una canotta che metteva in risalto il mio giovane seno sodo e perfetto,con dei pantaloncini corti. Non ricordo però come cominciò,tranne la sua mano che prese ad accarezzarmi la coscia liscia e nuda. Percepii il suo tremore,il suo respiro corto ed io mi paralizzai da l'emozione per quel tocco,fissando intensamente il piano dinnanzi a me. Con ...