1. Il primo tradimento di Ros


    Data: 22/02/2020, Categorie: Etero Autore: Domme, Fonte: EroticiRacconti

    ... arredata modernamente. Un divano, rosso Tiziano, giganteggiava sulla sala. Da lì a poco sarebbe diventato il nostro letto di sesso. Mi fece accomodare, mi preparò un calice di vino, poi si mise di fianco a me; alzò il bicchiere e mi chiese che brindassimo all’amore, al sesso all’amplesso. Mi sentivo talmente languida che mi sembrava di avere le farfalle nello stomaco. Sentii il vino scendermi fino in fondo alla pancia. A quel punto lui mi prese il calice, lo mise sul tavolino e cominciò a baciarmi sul collo, salendo poi alla bocca. Le nostre lingue si studiarono prima con piccoli tocchi poi si unirono. Mi baciò nuovamente il collo, mi aprì la camicetta e mi slacciò il reggiseno. Mi disse a bassa voce: «Da tanto tempo di succhiarti i capezzoli.» Incominciò a ciucciarmeli, a mordicchiarmeli con denti esperti. Li stringeva delicatamente, allentava la presa, li succhiava, poi tornava a morsicchiarli. Adesso poteva chiedermi tutto. Ero sua, alla mercé della sua libidine. La mia vagina era intrisa di umori, ansimavo, non riuscivo ad avere il controllo del mio corpo e delle mie azioni. Poi di nuovo mi aprì le cosce facendomi salire la gonna fino alla pancia e con forza mi strappò via le mutandine. Si abbassò e mi mise la sua faccia tra le gambe. Cercai di spostargli la testa perché mi vergognavo a fargli vedere la mia vagina fradicia, ma lui mi allontanò le mani con forza, poi sentii il calore delle sue labbra sulla mia fica, la sua lingua che mi titillava il clitoride. Ebbi un ...
    ... sussulto, sentii la sua lingua perlustrarmi l’intimità. Come se me la volesse mangiare, mi risucchiò le piccole labbra in bocca. Esplosi in un orgasmo intenso, arcuai la schiena e gemetti, mugolai sussultando di piacere. Lui non si fermava continuava a scoparmi con quella lingua esperta; era goloso dei miei umori ed io godevo come una pazza. Poi sentii la sua lingua passare dalla vagina al forellino dell’ano. Non volevo, mi vergognavo, mai avevo consentito nemmeno a te che lo facessi, ma lui era troppo carico di eros. Con forza mi sollevò sulla schiena avendo così il mio ano alla portata della sua lingua. La sentii scavare come una trivella nel mio sfintere ed era bellissimo. Avvertivo un calore immenso alla vagina e di nuovo un sussulto forte stavo di nuovo godendo. La sua lingua passò dall’ano alla vagina per gustarsi ancora tutti gli umori. Lentamente mi abbassò sul divano, mi trovai sdraiata a gambe aperte con la gonna tirata appena sotto la faccia, il mio petto si alzava e abbassava velocemente con respiri lunghi e sospiri. Ero bagnata di sudore. Mi sentivo porca, troia, una puttana da letto e godevo persino di sentirmi tale. Lui si avvicinò a me, mi prese un braccio e mi mise a sedere. Ora avevo davanti a me il suo pacco duro, lo accarezzai partendo dai testicoli e salendo lungo l’asta. Presi la cima della cerniera e la tirai leggermente. Di colpo, con la pressione del suo fallo, scese fino in fondo. Era in estasi anche lui, respirava profondamente, gli slacciai i pantaloni ...
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