1. Storia vera


    Data: 24/02/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Giovanni45, Fonte: EroticiRacconti

    ... e dal tuo culo, Lei molto lusingata dalle mie parole … “ma dai che vuoi a quello non gli mancano certo le donne pensa se si interessa di me”. Io intanto con la mia mano raggiunsi le labbra del folto cespuglio della figa , trovandola palpitante ed in un lago di sborra capii che le mie parole su Da Silva fecero un grande effetto erotico sulla mia bella, Io eccitato al massimo mettendola a quattro zampe sul letto passando il mio cazzo due volte tra le labbra umide di sborra di Lei per inumidire la punta del cazzo per poi poggiarlo sul fiorellino che inizialmente, come sempre sembrava fare resistenza ,ma dopo piccoli colpi sprofondava tutta l’interezza del cazzo dentro. Mentre la pompavo con forza continuai a stuzzicarla..” Pensa che ci fossi ora Da Silva al mio posto ad incularti … ti piacerebbe prendere il cazzo di un negro? La risposta non venne dalla sua bocca ma bensì dalla contrazione dell’ano che si contraeva sul il mio cazzo..dalle spinte che dava con il suo culo spingendolo avida verso di me per essere penetrata in profondità e dalla figa che eruttava sborra innevando tutti la folta peluria che la copriva, anche io non indifferente alla situazione erotica svuotai le mie palle piene del mio liquido nel suo intestino … esausto avvolgendola tra le mie braccia le sussurrai “puttana ti piace il negro..Lei mi rispose guardandomi negli occhi … e tu ti piacerebbe che la tu donna fosse presa da Da Silva? …. gli risposi con un fermo si …. Ci addormentammo abbracciati. Ci siamo ...
    ... svegliati tardi ,siccome il giorno successivo, terminata la vacanza, tornare in Italia l’intera giornata la passammo nella preparazione dei bagagli ed altre cose. La sera all’ora convenuta venne a prenderci la macchina di Da Silva , la nostra destinazione era fuori città in un posto meraviglioso dove sorgeva la Villa del nostro amico, lì fummo accolti dal padrone con garbo e simpatia e non fece mancare il baciamano a Carmen che notai durare qualche istante in più, Carmen non era indifferente ed io lo notavo del suo piacere a questa galanteria. Ci presentò a svariati ospiti presenti nella villa, di cui ci era difficile dialogare per il problema della lingua. Da Silva preso dagli invitati non ebbe modo di stare con noi, ma passammo ugualmente una piacevole serata e alla fine quando quasi tutti gli ospiti erano già andati via Lui si avvicinò a noi scusandosi del poco tempo che ha potuto dedicare, eravamo sul punto di congedarci ma Da Silva ha insistito garbatamente che avrebbe gradito la nostra presenza, si congedò con gli ultimi ospiti, facendoci da cicerone verso un salone un po’ pi appartato ci fece accomodare su un divano ampio e confortevole, ci offrì da bere sedendosi di fronte a noi, nel suo simpatico Italiano masticato cogliendo la nostra simpatia non mancava di posare gli occhi quasi con insistenza dalle cosce di Carmen le quali erano messe ancor più in risalto da un elegante vestitino laminato nero che nel sedersi aveva ancor di più messo in risalto la bellezza delle sue ...
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