le mie prime volte - 3 - di dietro
Data: 01/03/2020,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Trans
Autore: evablu, Fonte: xHamster
... della scuola lo mostrava a destra e a sinistra e l'unica volta che glielo avevo visto ero rimasta sinceramente turbata da quelle dimensioni da proboscide. Accettai il passaggio non perché pensassi a quel bastone di carne ma perché mi ero impaurita, praticamente terrorizzata, per l'approccio che aveva avuto quel giorno, il giorno che poi avrei chiamato della canna, così come la prima volta con Giovanni l'avrei sempre ricordata come il pomeriggio del bicchiere.Salii infatti sulla canna, seduta di lato, le sue braccia, protese a tenere il manubrio, mi strinsero da entrambi i lati in una morsa, anche i nostri visi si fecero vicini, forse troppo. Il suo pube ingombrante, nel pedalare, mi si stringeva un tantino - un tantino molto - alla coscia. La canna, sotto di me, quasi mi penetrava dentro il cervello salendo su per il culetto. Quasi mi sentivo mancare, con tutti quei contatti contemporanei. Perché cavolo avevo accettato il suo dannatissimo passaggio?Lungo la strada mi fece discorsi strani, disse che la nostra era l'età dei primi amori, che le cotte erano normali, che ci si innamorava facilmente e che però le anime sceglievano altre anime, senza guardare al sesso, ma poi aggiunse che anche il sesso era importante, che le prime esperienze di sesso si dovevano pur fare, anche se magari potevano risultare traumatiche, e in questo parlare, parlare, parlare mi confusi e mi distrassi, balbettavo qualcosa per rispondere e non mi resi conto che non aveva seguito la strada di casa ma ...
... aveva preso per il parco.Mi sentii tale e quale a Cappuccetto Rosso e ancora di più mi ci sentii quando deviò verso una casupola isolata in cui i più acerbi e buzzurri di noi di tanto in tanto andavano a spiare le coppiette che ci si appartavano.- Devo fare pipì - disse e, fermata la bici, senza perdere tempo tirò giù la zip e lo prese in mano.Non riuscii a trattenermi.- Caz-zo!Sorrise compiaciuto, mentre io giravo lo sguardo da un altro lato.- No, dai, guarda, guarda pure - fece una pausa, cambiò tono -. Guarda pure, Robertina.Sussultai di nuovo.- Che vuoi dire? - balbettai.Non rispose. Finì di fare pipì, continuò a tenerlo in mano, ci giocò e se lo scappucciò tutto. Adesso davvero non riuscivo a distogliere lo sguardo da lì.- Come... come ci riesci?Sorrise. Io non sapevo farlo, mi faceva male.- E' semplicissimo.Coprì con la pelle il prepuzio, poi, con un movimento lento e misurato, lo denudò di nuovo,- E' che il mio non è vergine. Io ho scopato - disse orgoglioso -. E tu?Abbassai gli occhi, mi vergognavo. Non potevo dirgli che Giovanni mi era venuto in bocca, pochi giorni prima. Ero stata scopata, non avevo scopato.- Dai, prova tu.Mi si avvicinò, offrendomi quel membro mostruoso - in realtà sarà stato una ventina di centimetri, più lungo di quello di Giovanni, ma nemmeno tanto.- Scherzi?- Affatto - e prima di finire di dirlo mi aveva preso la mano destra e me l'aveva portata lì sopra. Non so perché ma la mano mi rimase come incollata, come un magnete attratto da un pezzo di ...