Il funerale
Data: 01/03/2020,
Categorie:
Etero
Cuckold
Autore: esperia
... moglie Patrizia, Giovanni Cella, il panettiere che è laggiù in fondo con moglie, genitori e le sue tre figlie. Poi c'è stato Saverio Bonomelli. Dov'è? Non lo vedo... Ah, eccolo laggiù, che sta cercando di uscire inseguito dalla moglie. Franco Antelli, il direttore dell'ufficio di Mariangela. Lui è anche il padre di Franca, la mia primogenita. O forse dovrei dire la SUA primogenita? Mariangela ha avuto la delicatezza di chiamarla come il padre biologico. Un tocco di classe.Poi ancora c'è stata un lunga relazione con il mio carissimo amico Bruno Rossi. Giocavamo insieme a calcetto, poi un giorno lui ha smesso di venire e approfittava delle mie partite per fare compagnia a Mariangela. Bruno, amico mio, mio figlio Bruno, indovina un po', è tuo. Vedo che tua moglie Francesca non ne era al corrente da come ti guarda. E poi ancora Gianni Prina, che per fortuna non è sposato, Umberto De Stefani, Ernesto Bresciani, il nostro caro presidente del circolo degli scacchisti, Giulio Corda, che naturalmente ...
... è il padre di Giulia, la terza figlia. E infine due brevi storie con Stefano Folli e Sergio Pellè. Gli altri nove amanti di mia moglie sono per me degli sconosciuti, ma lascio qui la lettera con tutti i nomi nel caso che qualche moglie sospettosa volesse controllare per sicurezza che non ci sia il nome del marito.In chiesa stava succedendo il finimondo.Molti uomini erano pallidi come morti, don Francesco cercava di togliere il microfono al marito, qualcuna tra le mogli tradite si stava alzando e stava andandosene, presumibilmente a preparare la valigia del marito che si apprestava a buttar fuori di casa.- Mariangela mi chiede di perdonarla. Come posso io perdonare una donna come lei che ha gettato la vergogna e il disonore non soltanto su di me, ma su tutta la mia famiglia e anche su tutta la nostra comunità? Spero solo che bruci all'inferno!Dicendo così, scese dal pulpito, prese a braccetto Clara, la sua ultima figlia, e se ne andò dalla chiesa passando accanto alla bara coperta di fiori senza neanche degnarla di uno sguardo.