193 - Sabrina ed il fratello bastardo - Prima sottomissione
Data: 15/11/2017,
Categorie:
Etero
Incesti
Dominazione / BDSM
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
PREFAZIONEComandava sempre lui, fin da quando eravamo piccoli. Cesare, mio fratello più vecchio di me di cinque anni, mi obbligava a fargli il letto quand�io avevo solo sette anni. Mio padre e mia madre non mi hanno mai difesa e lui ne ha sempre approfittato.Crescendo poi le cose non sono mai migliorate, lui sempre a dare ordini e io ad ubbidire.Ora la situazione ha preso una piega che non riesco più a controllare, non so se faccio tutto ciò che lui mi comanda, per il piacere mio o perché lui agisce su di me con violenza psichica ed anche soprattutto fisica. Potrei raccontare le mie vicissitudini intitolando il romanzo: Le avventure di una sottomessa.Il mio nome è Sabrina ed ho ventitre anni, sono bruna di capelli e anche i miei occhi sono scuri. Sono carina di viso, almeno così dicono, ed ho un corpo parecchio esuberante, porto la quinta di seno, le quali aureole sono larghe e scure, sopra ad esse i cilindretti dei capezzoli che sono molto prominenti. Bel culo, pastoso, ma non grasso, pelosa sul pube e fra le cosce.Ho delle belle gambe con le cosce piene e sode. Questa sono io fisicamente. Caratterialmente sono sempre stata molto debole ed incline a subire le altrui prevaricazioni.Mio fratello, è un bel maschio muscoloso e pure parecchio peloso, è molto dotato e possiede un culo da favola. Di carattere è forte ed autoritario da sempre e io credo che questa sua grande sicurezza caratteriale, in parte possa essere dovuta alle esagerate dimensioni del suo pene che fin da ...
... bambino esibiva con grande soddisfazione. Erano naturalmente esibizioni innocenti, ma si capiva che nella sua psiche già era presente il piacere di far vedere agli altri ciò che lui orgogliosamente possedeva.Ormai da circa quattro anni, sono diventata la sua schiava in tutto, sesso compreso. Quest�ultimo fatto ovunque, in privato ed in pubblico, ma sempre fatto in modo anomalo, audace, direi anche imprevedibile. Per lui io sono la sorella che gli fa da serva in casa, che lava la sua roba, che gliela stira, che gli tiene in ordine la camera, che gli prepara il pranzo e la cena e che alla fine di tutto, mentre lui guarda comodamente la tv, gli fa un bel pompino, naturalmente con l�ingoio.PRIMO CAPITOLOAvevo solo diciotto anni e durante un pomeriggio di dicembre, successe che lui e io ci trovassimo per strada a passeggio, in una via non troppo frequentata ma nemmeno troppo sgombra da persone. Rammento di colpo le sue dita attanagliarmi il braccio, la morsa con cui me lo serrava era violenta, mi chiesi mentalmente se mi avrebbe lasciato il livido. Mi spinse contro un muro, mi prese per i capelli facendomi estremamente male, così com�ero non riuscivo più a muovermi, mi guardai attorno, quasi in cerca di aiuto, vidi gente a cento metri distanti da noi, erano troppo lontani per comprendere e per accorrere in mio soccorso. Da dietro l�angolo della via vidi spuntare un uomo, sulla cinquantina, grassottello e calvo. Veniva verso di noi, sperai che intervenisse, invece si fermò a pochi metri ...