1. Diario di Paola – giorno 4


    Data: 03/03/2020, Categorie: Esibizionismo Autore: happysun013, Fonte: EroticiRacconti

    ... fece i complimenti per il sedere, criticandomi per il tanga, perché si notava col vestito aderente. Io sorrisi, lo guardai, e, presi la palla al balzo: ok allora lo tolgo, e aspettato che passasse una coppia me lo sfilai senza problemi. Poi mi avvicinai a lui glielo feci odorare, lui lo morse e mi mise una mano in mezzo alle gambe, mi solletico col dito sulla fessura, poi mi prese il tanga e se lo mise in tasca. Adesso tocca a te gli dissi. Lui per tutta risposta mi disse di continuare a fare foto, non era ancora arrivato il momento. Così mi misi vicino ad una scala nascosta da una siepe e mi alzai il vestitino mostrando la passera, poi portai le mani ai capelli e li alzai. Lui scattò dapprima considerando lo sfondo, poi primi piani anche solo alla passera. Mi ricomposi, e gli tolsi la macchina fotografica, la misi al collo, poi mi avvicinai a lui, lo strinsi, e, toccandogli il pisello gli dissi: ora tocca a te. Così, gli abbassai la cerniera, spostai le mutande e tirai fuori il pisello non del tutto eretto; alternai alcuni colpetti a grattini sul pisello, finchè non fu eretto. Quando passava gente ci abbracciavamo, in modo da tenere il pisello ben nascosto. Quando lo sentii pronto gli tirai ben fuori i testicoli e feci un passo indietro: tocca a te! Lui come se niente fosse, si spostò, si mise vicino alla siepe e aspettò le mie foto. Così le feci. Poi si tolse la giacca rimanendo in camicia e cravatta, e continuò a farsi fotografare. Mise la giacca attorno al braccio a ...
    ... penzoloni, nascondendo così il pisello, poi mi si avvicinò, mi prese braccetto e mi invitò a passeggiare: cambiamo zona per fare le foto. Col pisello di fuori girava per la villa, io estasiata di lui che ogni tanto mi spingeva la mano verso il suo membro. Ad un certo punto vide passare una coppietta e li invitò a farci una foto, io gli diedi la macchina fotografica, e poi mi abbracciai a lui, che per tutta risposta mi abbracciò appoggiandomi il membro addosso, con molta attenzione per non farsi scoprire, mi piaceva quel gioco, quell’esibizionismo. Riprendemmo la macchina fotografia, e ci mettemmo in cammino verso l’auto era tempo di andare alla sala ricevimenti. Senza pudore continuò a camminare col pisello di fuori. Quando arrivammo in auto il suo cazzo si era ammosciato, stava per risistemarsi, quando lo invitai a tenerlo fuori durante la guida. Lui sorrise e invito me a fare altrettanto. Così tolsi le scarpe e alzai il vestitino, divaricai bene le gambe in modo che fossi totalmente nuda e lui potesse vedere bene. Gli presi l’uccello, massaggiandoglielo dolcemente mentre con l’altra mano mi massaggiavo io, a volte gli prendevo la mano e la usavo per toccarmi, altre volte quando lui avanzava con la mano gliela tiravo indietro. Decidevo io se e quando poteva. Ad un certo punto cominciò a rallentare, a essere scomodo irritato, mi tolse la mano, mi disse che stava per venire. Così tolsi la mano e lo feci rasserenare. Restò duro per un po’ scappellato, finché non arrivammo al ...