La signora matura e le fantasie nascoste (ultima parte)
Data: 03/03/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Pegasooo
I due giorni trascorsero lentamente e l'idea di ciò che sarebbe potuto accadere rapì la mia mente. Due giorni dopo ero alle 17 nei pressi di casa sua, parcheggiai l'auto e attesi. Un'ora prima mi era arrivato un messaggio che diceva più o meno:
- ho ricevuto il suo numero dall'agenzia per la quale lavora, la chiamo tra un'ora e le indico dove raggiungermi.
Ci eravamo calati completamente nel gioco e tutto sembrava svolgersi come se non ci fossimo mai conosciuti. La telefonata arrivò puntuale:
- buonasera, lei è l'uomo che lavora per l'agenzia?
- si signora, l'agenzia mi aveva avvisato di una sua prenotazione e delle caratteristiche richieste
- si, spero che lei corrisponda a quanto chiesto: un uomo timido, garbato, aspetto giovanile, tendenzialmente sottomesso.
- si signora, sono io
- le spiego dove raggiungermi, una volta arrivato troverà la porta socchiusa, può entrare, poi deve richiudere la porta dietro di lei, girare a destra nel corridoio, prima porta a destra. Dal momento in cui entra in stanza sarà di mia proprietà e deve fare ciò che le dico, posso chiamarla in tutti i modi che voglio e ovviamente le darò del tu. Lei deve darmi del lei e chiamarmi signora. Tutto chiaro?
- si signora, tutto chiaro,
- "bene, per un po' dovrai essere la mia puttana.
Mi spiegò dove raggiungerla (benché conoscessi benissimo la sua abitazione) e, come previsto, trovai la porta socchiusa, entrai e la raggiunsi nella sala da pranzo arredata con un tavolo ...
... rettangolare e un divano. Sul tavolo era stesa una coperta e lei seduta sul divano di fronte al tavolo. indossava un vestito leggero a bretelline che le arrivava sopra il ginocchio e si intuiva che non indossava reggiseno. entrai dicendo "buonasera signora" lei, per tutta risposta, mi disse "ecco la mia troia, vieni qui, fatti vedere".
Mi avvicinai e mi squadrò da capo a piedi facendomi anche girare e mi disse:
- si, sei un bell'uomo, puoi andare, ora mettiti di fronte a me, togli le scarpe e resta a piedi nudi poi apri la cintura e la patta dei pantaloni ma senza toglierli e girati di spalle a me.
4 giorni fa
Eseguii esattamente come mi era stato ordinato e mi trovai in piedi di fronte al tavolo con lei seduta sul divano dietro di me. Avvertii le sue mani sul bordo dei miei pantaloni che pian piano scivolarono giù. mentre li abbassava mi chiese
- è tanto che fai la troia per l'agenzia?
- "solo un paio di mesi, signora
- hai avuto altre esperienze?
- solo tre prenotazioni.
Intanto mi aveva tolto i pantaloni sfilandomeli completamente dai piedi. Mi fece cenno di spostarmi un po' più indietro, verso di lei e poi mi disse
- piegati col busto sul tavolo.
Mi piegai con una certa titubanza. Anche se avevo messo in conto qualcosa del genere, sentirsi alla mercé di un'altra persona mi dava un misto di timore e di emozione, anzi, a dirla più precisamente, era proprio quel timore che mi generava emozione: immaginavo a che tipo di trattamento voleva sottopormi, ...