1. Ossessione


    Data: 04/03/2020, Categorie: Sentimentali Autore: Eyael Salazar, Fonte: EroticiRacconti

    In memoria di altri tempi: Brano consigliato: Mistero Enrico Ruggeri Mi sembra siano passati secoli dall’ultima volta che siamo stati assieme e invece non è neppure una settima. Eppure la mia mente è un completo disastro. Passo da fasi in cui ho una adorazione sconfinata per la sua persona a momenti in cui in preda allo sconforto piango lacrime amare perché non mi sento abbastanza per Lei. Molto probabilmente questo comportamento non è colpa di nessuno dei due ma del mio corpo che si assesta dopo una lunga battaglia. La sento presente nella mia vita come non mai: dalle sue particolari richieste, ai suoi, se pur rari, spiragli sull’uomo che è al di fuori della dominazione. Più la conosco più l’adorazione che ho per Lei aumenta, purtroppo in egual misura aumentano le mie insicurezze. Mi conosce così bene che sa sempre quando i miei si sono davvero tali o sono dei no mascherati oppure quando ho bisogno di dell’incoraggiamento eppure non si accorge dei dubbi che mi attanagliano l’anima, sui quali non ho il coraggio di interrogarla. Di persona poi ho sempre paura di oltrepassare qualche limite non detto e di deluderla con il mio comportamento. Non so neanche dove o come le piace essere toccato… Ho talmente poca autostima che non mi sento di meritare le sue attenzioni sapendo benissimo che attorno a Lei ci sono così tante donne disposte a compiacerla e che sicuramente sanno farlo meglio di me. D’altra parte la sento distaccato come se non fosse interessato in quello che ho da ...
    ... offrirle, i suoi ordini relativi alla mia persona solo sempre più rari, i suoi messaggi per controllare dove sono o quello che sto facendo sono ormai inesistenti. Credo Lei l’abbia messa come “Sono fiducioso del fatto che tu non faccia le tue solite cagate…” Oramai mi ordina solo di interagire con altri che non solo Lei, nonostante le mie doti sociali facciano schifo e che relazionarmi con gli altri porta solo a risultati deludenti. Immagino che questo faccia parte dell’essere un suo oggetto da usare a piacimento. Ma mi fa comunque sprofondare nella disperazione più nera non essere in grado di portare a termine quello che mi chiede principalmente a causa dei miei interlocutori soprattutto perché al mio successo è legata la possibilità di vederla nuovamente. Lei è davvero come una droga, la più potente e inebriante che abbia mai preso, ma soprattutto l’unica per cui abbia dipendenza. Vorrei sparire nuovamente dalla sua vita e per una volta non è perché l’ho fatta arrabbiare, ma perché non mi sento degna di esserne parte. Pensare a tutte le cose che ho fatto per Lei e pensare che mi pento solo di una cosa, non averle saputo ubbidire totalmente dal giorno 0. Potessi cambierei il passato anche se significasse perderla per sempre, anche se significasse perdere molte altre persone della mia vita. Dopotutto il suo ritratto della ragazzina malata, illusa, tocca e masochista non è così diverso dalla realtà. Nonostante sia quasi un mese che sono pulita, il periodo più lungo negli ultimi 8 ...
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