1. Una lezione per Carla


    Data: 16/11/2017, Categorie: Etero Autore: alybas, Fonte: RaccontiMilu

    ... maniera durissima la spinsi dentro casa e chiusi la porta. Fu un istinto animale che la ammutolì finalmente e fu lo stesso che mi spinse rabbiosamente a sbatterla contro il muro spogliandola a viva forza, a piegarla, ad abbassarmi i pantaloni e ad imporle il mio pene dentro la sua bocca con lei che tentava di rifiutare ma io che la costrinsi a prenderlo tutto. Nonostante lo avesse in bocca e non potesse parlare recalcitrava e io le assestai una serie di ceffoni e lei subito� iniziò a spompinare con sempre maggiore maestria. Era frenetica e quindi andava regolata la porca e così feci con altri schiaffi finché non iniziò a scappellare a tutta lingua continuando il pompino. Aveva voglia di un pene e io gli e lo stavo dando forse per sfregio, mentre io oramai ero proprietario dei suoi seni che mungevo e soppesavo senza problemi. Carla si godeva la nerchia e ora era in ginocchio ad assolvere in pieno il compito. La liberai del maglioncino e fui tutto per le sue tette� morbide� e i capezzolotti che si appuntivano. Carla iniziò a toccarsi parossisticamente in fica infilandosi le dita in modo assatanato mostrando una evidente esperienza masturbatoria e soprattutto una voglia infinità nervosa violentemente carnale. Mi resi conto che era piena di umori e questo mi spinse a pastrugnarle la fica con le mani facendola ansimare in maniera indescrivibile. Fortunatamente eravamo nel soggiorno e non nella camera da letto se no la madre avrebbe sentito sua figlia urlare con tutta la sua ...
    ... violenza il suo desiderio irrefrenabile. Io feci� tutto quello che mi andò di fare in questa prima fase, quindi liberatomi il pene dalla sua bocca, una volta assecondatala e presala in mio possesso, scesi a maneggiare, leccare e suggere tutto il ben di dio che Carla seppe produrre. Compresi che Carla era una multiorgasmica e ciò mi rese particolarmente felice. Avevo sempre avuto ottimi rapporti con le donne capaci di avere multi orgasmi. Lei era ancora in trance, forse ancora non si stava rendendo conto che il vicino che lei tanto criticava era quello che adesso l�aveva messa sotto senza alcuna pietà e remissione e le voleva prendere tutto in maniera assolutamente famelica. Mi interessava solo umiliarla, sottometterla, soggiogarla per un mio piacere tutto interiore ma mai prima di allora avevo provato. Volevo dominarla per tutte le cazzate che aveva fatto e detto nei miei confronti, per tutte le piccole angherie e i mezzucci che si inventava e perché mi stava profondamente antipatica. La ripresi senza difficoltà e mentre era sfranta di umori che si pervadevano sul pavimento le diedi dignità sbattendola sul divano. Ricominciai a prenderle di mira il clitoride e sgrillettavo la vagina in maniera magistrale, gestivo le mie mani nel suo antro sugoso senza nessun imbarazzo e indipendentemente da quello che lei diceva e faceva io la ciurravo a tutta forza. Mordicchiavo e succhiavo tutto senza scampo anche se lei tutto voleva al di fuori dello scampo, tanto che ora si toccava e faceva ...
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