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Violentata nel garage
Data: 17/11/2017, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: evoman, Fonte: RaccontiMilu
Accidenti questa macchina anche stasera mi fa diventare matta il motorino d'avviamento gira vuoto, la voglia di andare a casa dopo dieci ore d'ufficio è tanta.Guardo l'orologio, sono le otto, Sandro e Michela mi staranno aspettando ed io sono qui con questa stupida auto che non ne vuole sapere di partire.Il parcheggio sotterraneo è deserto ed anche il cellulare non ha campo. Accidenti, impreco come uno scaricatore di porto. Sento montare il nervoso poi faccio un respiro lungo e cerco di ragionare e razionalizzare la situazione.I passi cadenzati mi fanno girare vedo un ragazzo venire dalla mia parte. Tiro un sospiro di sollievo.Lo chiamo e il giovanotto mi si avvicina. Sento che questo è un vero colpo di fortuna al limite gli chiederò un passaggio.�Qualche problema signora?�.Gli dico l'inconveniente e con aria severa lui mi guarda dritto negli occhi estrae una pistola e dice: �Se provi a gridare stasera non torni a casa!�Le sue parole mi paralizzano, un brivido di paura sale su per la mia schiena. Faccio un lungo sospiro, tento di mantenere la calma.Ma comincio a tremare dalla paura.L'uomo si posiziona alle mie spalle e da dietro mi sussurra: �Brava, devi stare calma e vedrai che non ti succederà nulla di brutto�.Quella frase, il tono... mi fa pensare male, percepisco un lieve doppio senso che mi fa propendere al peggio.Non voglio pensarci, fingo che non sia successo nulla e continuo a rimanere immobile, mentre dalla paura il cuore nel mio petto ha accelerato i battiti e ...
... sembra voglia scoppiare.Sento il suo corpo aderire al mio da dietro. Quello che prima era un terribile sospetto ora sta diventando un'atroce realtà.�Sei sposata?�Alla mia risposta affermativa aggiunge: �hai dei figli?��Si una di quindici anni�.�Come ti chiami�.�Licia�.�Sai che sei davvero bella...Licia� mi sussurra all'orecchio.Sono terrorizzata dalla paura e il solo pensiero di essere alla mercè di uno sconosciuto armato mi fa impazzire.Una mano mi palpa da sopra il vestito e s'incunea fra le mie gambe sul davanti sollevando il tessuto fino alle cosce, mi sento raggelare il sangue è evidente quello che vuole da me.Con voce tremolante lo imploro: �La supplico sono una mamma mi lasci andare via la scongiuro�.Sento la sua mano appoggiata sul mio inguine.La paura di venire violentata mi fa sentire vulnerabile, non connetto più razionalmente, un ronzio risuona nella mia testa e comincio a valutare se lasciarmi andare per fare finire al più presto questa situazione oppure reagire lottando per un sopruso che non accetto minimamente.Ora la sua mano si è intrufolata sotto l'abito, il contatto della sua mano sul nylon dei collant mi provoca un moto di stizza e quando le dita strappano la leggera trama del tessuto per accarezzare la mia pelle nuda, un brivido di rabbia mi scuote tutta.I suoi polpastrelli accarezzano la parte delicata e vellutata del interno coscia e si fermano soltanto quando raggiungono il tessuto delle mutandine.Sento che sto per essere violentata, la rabbia il nervoso ...