Le mie storie (46)
Data: 23/03/2020,
Categorie:
Masturbazione
Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster
Martedì scendo al centro di Napoli per lavoro, quando torno all'ufficio manca poco all'una. Mi arriva un messaggio sul cellulare "sei libera a pranzo? Mia moglie mangia dalla sorella, io non torno a casa, ci vediamo?" Sono stanca, camminare sui tacchi non è proprio il massimo per me, ma, per quanto strano possa essere, questo rapporto al momento è l'unica cosa che mi fa un po' rilassare. Gli rispondo "vienimi a prendere allo studio all'1:15" mi risponde con una faccina sorridente. Sono nella mia stanza, mi do una rinfres**ta nel bagno, poi esco. Indosso il solito tailleurs da ordinanza, che metto sempre quando devo andare negli "uffici": giacca e gonna blu, camicetta bianca, scarpe con il tacco (8 cm non di più), autoreggenti, mutandine e reggiseno di cotone bianco comodi come nient'altro. Puntuale come un orologio svizzero, mi squilla il cellulare che mi annuncia la sua presenza sotto al portone. Saluto i colleghi e scendo per la pausa pranzo (che dura due ore). Attraverso la strada ed entro in macchina; lui è dentro e si scusa per non avermi aspettato fuori ma sentiva freddo. Nella sua auto fa un caldo estivo, vedo il climatizzatore che segna 28°, mi tolgo subito la giacca e l'appoggio indietro. Non faccio neanche in tempo a girarmi che sento la sua mano sul culo che mi dà una ravanata. "Buongiorno" gli dico sorridendo, lui ricambia e mi bacia sulle labbra. Finalmente mi siedo comoda mentre la macchina è già in movimento. Gli chiedo dove andiamo e lui mi risponde che vuole ...
... stare un po' in intimità. Io però ho fame, quindi ci fermiamo da McDonald a prendere due panini e poi ripartiamo. Imbocca la tangenziale e poi esce verso Agnano. Prende delle strade secondarie, a me totalmente sconosciute, poi dopo un quarto d'ora di cammino nel nulla, si ferma in uno spiazzo enorme, completamente isolato con il mare sullo sfondo. Io comincio a mangiare il mio panino, lui invece insinua la mano tra le mie cosce. Gli dico di aspettare, ma non ce la fa, cerca di mettermi le dita nella micia ma io lo allontan dicendo di avere pazienza. Arriviamo ad una sorta di compromesso, che consiste nella sua mano che accarezza l'interno della mia coscia mentre con l'altra mangia il panino. Io intanto finisco, prendo un paio di crocchette e poi, con un po' di difficoltà mi divincolo ed esco dalla macchina per vedere il panorama. Siamo in piena campagna, mi guardo intorno e non vedo anima viva, il mare sullo sfondo completa la meraviglia di posti che se solo venissero "sfruttati turisticamente" potrebbero fare le fortune del sud d'Italia. Lui mi chiama in macchina infreddolito, effettivamente non ha tutti i torti, la temperatura è piuttosto rigida. Entro e mi viene incontro cominciando a baciarmi. Mi tolgo anche la giacca del tailleurs mentre lui si fa largo tra i bottoni della camicetta e con la mano mi agguanta una tetta. Io gli apro il pantalone e comincio a menargli l'uccello. In breve diventa bello duro pronto per la mia bocca. Mi abbasso su di lui che contemporaneamente ...