La prima volta in pubblico
Data: 28/03/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: desycoppia
La prima volta in pubblico
Era un pomeriggio di primavera soleggiato i primi caldi e, come altre volte, decidemmo di fare una passeggiata al parco della Pellerina. Indossava una mini nera e una camicetta. La mini aveva una lunghezza normale: copriva tutto ciò che doveva essere coperto e sotto indossava un perizoma bianco, niente reggiseno. Passeggiavamo senza badare a chi c’era in giro..chiacchieravamo, ci baciavamo e mentre passeggiavamo io le accarezzavo dolcemente il culo facendo scivolare la stoffa della gonna contro la sua pelle. C’era abbastanza movimento nel parco: ragazzi che giocavano a pallone, coppie sedute sul prato e molti che correvano e facevano sport. Ci fermammo davanti allo stagno a guardare i cigni: io mi voltai verso di lei, l’abbracciai e iniziai a baciarla. La baciavo e le accarezzavo il culo, quando mi accorsi che un anziano si era fermato a 5 o 6 metri da noi e, facendo finta di nulla, ci guardava. Ovviamente solo io ero nella posizione di vederlo, in quanto lei era di spalle. Altre volte mi era capitato di notare qualcuno che la guardava, magari al mare in topless e la cosa sapevo che mi eccitava, ma era la prima volta che mi capitava di intuire che qualcuno si fermasse apposta, probabilmente nella speranza di vedere qualcosa di più di una coppia che si baciava! Così, mentre eravamo abbracciati, scivolai con una mano più in basso, sulla sua coscia scoperta e poi risalii accarezzandola fino al gluteo, lasciando parzialmente scoperto il suo culo. ...
... Notai che la manovra era stata apprezzata dal nostro discreto ammiratore, così, approfittando del fatto che in quel momento non passava nessuno, le sollevai la mini, lasciandola completamente scoperta. Ci baciavamo avidamente, lei era eccitata: con una mano tenevo su la gonna e con l’altra avevo spostato il perizoma e le stavo toccando la figa bagnata; il suo respiro si faceva sempre più affannato. Il nostro “amico”, nel frattempo, compresa la mia complicità, se lo stava menando ormai in modo esplicito.
Decisi che era ora di sfilarle il perizoma: non dissi nulla, ma facendo scivolare le mani dalla schiena, giù lungo i glutei glielo feci scendere sulle cosce, poi fu lei a sollevare una gamba in modo da agevolare l’operazione … cadde e lo lasciammo lì, appoggiato su una caviglia. Lei era in piedi con le gambe leggermente divaricate per permettermi di infilare le mie dita completamente dentro la figa … evitavo solo di farla venire perché avevo deciso che il gioco non sarebbe finito così. Mentre ansimava le sussurrai in un orecchio:” Ti devo dire una cosa” “Cosa?”- chiese, facendo quasi fatica a pronunciare la parola. “Da quando siamo fermi qui, c’è uno che ci guarda e ora si sta masturbando guardando il tuo culo” Trasalì un istante, ma non si voltò dalla parte dell’uomo, poi mi chiese:” E a te da fastidio?” “No…mi eccita” “E allora continua!”- concluse lei spingendomi la mano contro la figa sempre più bagnata; io spingevo con le dita e lei mi assecondava muovendo leggermente i ...