1. Carmela è la moglie di Salvatore


    Data: 28/03/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Cuckold Autore: cynicaal, Fonte: RaccontiMilu

    ... viene pure Carmela per stare a vostra disposizione e senza dirvi mai di no. Carmela, voi la chiamate e quella viene, giorno e notte, da solo o con i vostri amici, da sola o davanti al marito, insomma come più vi piace Carmela è a vostra disposizione. Diciamo che sarà la maniera di Salvatore di ripagare i torti che vi ha fatto e voi, pagando un solo dipendente fate quello che volete con sua moglie perché è inteso che pagate solo lo stipendio di quel deficiente. Per carità, fatelo per i loro bimbi a casa…”“signora, non sarà nu bucchino a famme cambia idea” dissi cercando la massima concentrazione mentre Carmela si passava il cazzo sulla faccia e mi guardava ammiccante. Poi prese a sbatterselo sulla bocca e sulle guance e disse:“dottò qua non è che si tratta e fa nu bocchino…ca e bocchini già e faccio per pagà a’ spesa per mangiare…ca addivento a troia vostra”Intervenne subito la madre:“succhia Carmela succhia. Pensa a succhiare che con o’ dottò ci parlo io” e la figlia subito si infilò tutto il cazzo in bocca tacendo.Ormai non mi trattenevo più, la situazione mi aveva assorbito completamente e quella troia di Carmela non mi dava tregua infilandosi tutto il cazzo in gola e lavorandolo con la lingua. Quando si accorse che stavo per esplodere lo caccio appena dalla bocca e lo tenne appoggiato sulla lingua, poi spalancò la bocca e mi sorrise: palesemente voleva che la imbrattassi.“statti zitta veccchiiiaaaa”Venni, veni forte. Contai 5 fiotti violenti, ...
    ... lei con la mano guidava il cazzo. Il primo la prese in faccia, una lunga striscia di sborra dalle labbra alla fronte; gli altri se li fece arrivare in gola, sembrava che pisciassi tanto erano intensi ed abbondanti. Poi si imboccò il cazzo e continuò a pompare sempre più lentamente.Quando iniziai a perdere vigore lo limonò tutto e deglutì restituendomi il cazzo completamente pulito. La troia aveva ingoiato tutto e ora mi guardava, poi mi chiese:“don Antò se tenete da pisciare…liberatevi pure”Mi alzai in piedi e le infilai nuovamente il cazzo in bocca, ormai moscio, e pisciai. La troia bevve e un po’ cadde a terra. Quando finì lei con la lingua, come una cagna, a quattro zampe lo bevve dal pavimento e nel risalire si strusciò per qualche secondo col cazzo e le palle sulla testa. Questo fu un chiaro segnale, la prova palese che di lei avrei potuto fare quello che volevo.Quando si alzò mi chiese il permesso di rivestirsi e di pulirsi, io acconsentì dicendole però che per pulirsi avrebbe dovuto usare la sua stessa maglia.Eseguita l’operazione restarono lei e la madre in piedi ad aspettare un mia decisione. Decisi di prendere tempo:“vattene a casa e torna domani con Salvatore, solo tu con lui, alle 8 precise. Mettiti gonna e stivali, una camicetta e niente reggiseno. Truccati pesante e mettiti collana e bracciali. Mò vattene che tengo da fare”In silenzio, la vecchia con le lacrime agli occhi e Carmela col trucco sbavato varcarono la porta e andarono via. 
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