1. Tentazioni


    Data: 18/11/2017, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    Una giornata come tante, un lavoro come tanti, anzi troppi altri. E la sensazione di qualcosa che manca. È per caso una voglia di cibo? Un viaggio potrebbe porre rimedio? Riempire il vuoto? No. Temo di no. Poiché quello che mi trovo ad affrontare é ben altro. Il desiderio di annullare tempo e spazio che mi separano dalla mia amata divene basilare lussuria. Primitiva ricerca di piacere, ancestrale bisogno. È così che si comincia. Il richiamo é miele per le orecchie, puro languore, araldo di un piacere noto e bramato. Questo desiderio mi strappa di dosso le convenzioni che m'incatenano e dirotta la mia mente verso pensieri nient'affatto puri. Ovviamente all'inizio non ci pensi. Si cerca di non cedere, ripetendosi come un mantra di retare fedele, concentrato, ecc ecc ecc. Tutti inutili difese destinate a capitolare di fronte all'assalto del desiderio, della prospettiva del piacere che, seppur proibito (o forse proprio per questo) si prospetta invitante all'orizzonte. La scelta, alla fine é rapida: mano in tasca, cellulare, numero, chiamata. E poi comincia l'attesa, consapevole che potrebbe finire tutto lì, un richiamo nel nulla, il termine di ogni illusione sancito dall'annuncio crudelmente automatico di una segreteria... Poi, improvvisamente la voce di lei. -Ciao tesoro.-. E solo a quelle due parole, il desiderio risale prepotente, preponderante, totale. -Ti voglio.-, perché mentire? Perché usare frasi sdolcinate? Esse avranno sicuramente modo e tempo per essere ma ora si ...
    ... necessita di dire la verità. -Anch'io.-, risponde lei. Concordiamo luogo e ora. La telefonata non dura di più: sarebbe uno strazio terribile. Solo poche ore. Ancora solo poche ore... Arrivo alla sua porta col cuore che batte a manetta e il sorriso pieno, pregno di desiderio. Quando lei mi apre ci abbracciamo, già frementi, già desiderosi l'uno dell'altra. Lì, a quel punto i convenevoli e le frasi d'amore hanno un senso. Lì vi é la loro massima espressione. Almeno finché si tratta di frasi. Poi i baci divengono più lunghi e profondi. I corpi annullano la distanza, e così anche le menti e le anime. Come si può pretendere di resistere? Rispetto chi lo fa ma io non ci riesco. Non più di un certo tempo, almeno. I vestiti cadono mentre ci spogliamo. Quando alla fine ci ritroviamo nudi, é difficilissimo restare civili. Tutto il cerimonaile si riduce a poche frasi essenziali e sincere, oltre all'ovvia esplorazione dei reciproci corpi. È poi d'uopo l'avvicinarsi al letto, i momenti di estatico piacere nel reciproco donarsi. Il sesso fin qui non é neanche iniziato. Carezze, sesso orale e baci sono solo il preambolo, l'ouverture di una sinfonia di piacere stupenda. Mentre ci lecchiamo, tocchiamo, fermiamo, eccitiamo, lasciamo e riprendiamo il tempo scorre. E le parole sono quasi del tutto assenti. Perché parlare in momenti simili? Al giusto momento e al giusto tempo, ci prepariamo alla pars finale dell'opera magna, parole sussurrate, inviti, sfide. Poi, con sorrisi di letizia, ci uniamo a ...
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