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Moglie da ladra a schiava
Data: 31/03/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: boccasex
Le cose le piacevano, prese il vestito a tubino bianco e lo nascose sotto al cappotto. Lo stesso fece con le mutandine e le autoreggenti, io sorvegliavo che non fosse vista. Era un�amante dei furti per divertimento e gli abbigliamenti provocanti che tanto le piacevano difficilmente li comprava. Io facevo il palo. Quando, alla cassa, fece per pagare le poche confezioni di alimentari, le si avvicinarono 2 guardie e le intimarono di seguirla. Lei:�Cosa volete da me!� urlò cercando di divincolarsi! I due non si fecero assolutamente e come fosse un pacco la sollevarono e ci portarono nell�ufficio del capo della sicurezza. Il responsabile era un uomo enorme, una faccia che esprimeva grande determinazione ed un ghigno divertito. A fianco a lui una guardia femmina, alta, capelli rossi, lineamenti spigolosi, minigonna e stivali. Affusolata nel completo di pelle nera sorrideva sadica come in attesa del suo boccone. Lei era rimasta senza parole ma subito le si avvicinò la femmina che le aprì il cappotto ed estrasse la refurtiva. Io rimasi in un angolo, passivo. Capo: �Bene bene bene�. Capo: �Ci siamo divertiti eh! Da ora ci divertiremo noi! Abbiamo il filmato di tutte le cose di cui vi siete appropriati da mesi e, se non volete essere denunciati e finire male, dovrete sottometterti a TUTTI i nostri ordini!� Lei scoppiò in lacrime: �Ma cosa dovrei fare???!� Capo: �innanzi tutto spogliati completamente così verifichiamo che non habbia altra refurtiva addosso. Poi ti daremo i primi ...
... ordini�. Piano piano cominciò a spogliarsi rimanendo in mutande, scarpe e reggiseno. Sulla donna sadica un ghigno sempre più soddisfatto. Aveva capito che, una volta completamente nuda, sarebbe stata completamente sottomessa ed obbediente ai loro voleri. Capo: �TUTTO! Devi toglierti tutto!� Rimase nuda. Sulla figa una bella peluria bionda, curata. I seni pieni e sodi con i capezzoli rivolti all�insù. Presto la sadica le si avvicino e le palpò tette, figa e culo. Tutto era sodo e vellutato. Sembrava fatta per dare piacere. Sul suo viso cominciarono a scendere lacrime. Sadica: �mettiti subito a gambe aperte e mani dietro la nuca! Devo verificare che non abbia nascosto altra refurtiva!� Singhiozzò. Capì che la avrebbe intimamente perquisita e le lacrime scesero più copiose. La sadica le intimò di aprire di più le cosce, si unse la mano destra e cominciò a penetrarle la figa con il dito medio. Una volta in profondità aggiunse anche l�indice e cominciò a spingerle sulle pareti interne. Voleva sentisse la dilatazione e per aiutarsi spingeva, con l�altra mano, sul ventre. Piangeva sempre di più e dopo diversi minuti di quel trattamento cominciò a sentirsela indolenzita. Finalmente la tortura alla figa finì e la sadica estrasse violentemente le dita. La sadica continuò ispezionandola analmente: lubrificò dita e buco del culo ed iniziò infilandole il medio. Lei si lamentava e la vergogna la dominava. Le fu infilato anche l�indice e le dita le furono infilate in profondità e ruotate ripetute ...