1. Sverginato da mia nonna (short story)


    Data: 01/04/2020, Categorie: Incesti Autore: Key Seven, Fonte: RaccontiMilu

    ... saremmo potuti sverginare a vicenda mi faceva schizzare come un cavallo da riproduzione.E infine c'era la nonna.In viaggio per i 70 ma ancora bellissima: bionda, formosa col suo bel seno gonfio ed immenso, gambe carnose e quella ciccia sul ventre che mi pareva meravigliosa.Quando gli ormoni iniziarono a pulsare insistentemente fu proprio lei la prima a mostrarmi che cosa desideravo....Seduta sulla sua poltrona preferita a guardare la tv forse aveva allargato le gambe più del dovuto, forse si era solo dimenticata di mettere le mutande fatto stà che me la mise praticamente in faccia.Bella, pelosa invitante... La prima fica che vidi dal vivo.Ora quando mi smulinavo il cazzo avevo davvero qualcosa a cui dedicare i miei fluenti schizzi.E non c'era solo la gnocca. C'erano anche le calze. Chissà perchè ma quando le vedevo i gancetti da sotto la gonna che sorreggevano le sue calze di nylon trasparenti con quella giarrettiera decorata mi arrapavo da matti.Una volta che ne trovai un paio sopra la lavatrice in bagno mi venne da prenderli in mano e odorarli mentre schizzavo a tutta forza ancora e ancora.Ma di chi erano? Delle mie sorelle?No per loro erano troppo strette.Di zia Luana?No lei le aveva sempre nere fumè.Di zia Mary?No visto che una volta avevo scoperto che portava il collant.Di certo non di mamma che di solito aveva calze sgargianti in rosso, azzurro o verde.Non c'era dubbio erano di nonna e avevano tutto il suo odore.Un odore strano... odore di piedi? Odore di fica? Non ...
    ... saprei ma mi esaltava come un dannato.E così sborrai. Con la calza di nonna in faccia odorando ciò che potevo di lei.Ero proprio un porco e stavo peggiorando. Ormai ero arrivato anche a dieci seghe al giorno....me lo stavo consumando con la mano.Ma se avessi immaginato cosa stava per accadere non me ne sarei preoccupatao così tanto. Il vero problema infatti mi arrivò addosso come una doccia gelata pochi minuti dopo.I fatti o meglio gli errori erano tre.Il primo di certo che mi facevo seghe a tutto spiano sulla tazza del cesso.Il secondo che mi ero messo sul naso una calza da donna.Il terzo che da un po' di tempo la maniglia della porta del bagno piccolo non si chiudeva bene. Infatti le seghe me le facevo sempre di sopra nel bagno della camera da letto ma quel giorno non avevo salito la scala. Per pigrizia o forse solo leggerezza avevo segnati il destino e ormai era tardi per porvi rimedio. Troppo tardi.La porta era mezza spalancata.La nonna era lì con gli occhi sbarrati.Io con la calza sul naso e l'uccello tutto duro.Lei (che evidentemente non sapeva ci fossi io in bagno) con la gonna calata alle caviglie.Io con la mano sul cazzo a menarlo a gran forza.Lei con la fica in vista bella, bellissima.Quell'istante parve durare un secolo. Da sprofondare sotto al pavimento per la vergogna.Ma di nuovo stavo sbagliando. Non era un problema era la cura alla mania delle seghe. Da allora me ne feci davvero molte molte di meno.�Nonna!�.�Come mai con la mia calza?�Il scuoto la testa e la lascio ...
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