1. il mio amico Luigi


    Data: 01/04/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: terzofederico, Fonte: xHamster

    Come ti ho accennato, avevo un amico del cuore, un mio compagno di classe. Lui, ripetente capitò in classe mia e subito divenimmo amici. Aveva 19 anni ed io 18. Quell’anno cominciammo a studiare assieme, (i suoi genitori felicissimi perché ero bravino a scuola) e quindi tutti i pomeriggi ci incontravamo a casa sua. Luigi, così si chiama, figlio unico, i genitori avevano un negozio, per cui eravamo sempre soli.In quel periodo eravamo perennemente eccitati, e comunque di seghe sia io che lui ce ne facevamo in quantità. Un pomeriggio mentre studiavamo mi disse che aveva il cazzo duro, mi chiese se volevo vederlo ed io risposi di sì: si sbottonò la patta e lo cacciò fuori. Lungo e largo, lo guardai sbigottito, il mio era senz’altro più piccolo, mi prese la mano e se la portò sul suo arnese. Che sensazione, duro, caldo, una consistenza diversa dal mio che differenza tra toccarsi il proprio e quello di un altro.Senza che lui me lo chiedesse comincia a masturbarlo, mi piaceva moltissimo, anche a me era diventato duro.Mi sbottonai il pantalone e lo cacciai fuori, lui se lo prese in mano e ci facemmo una sega reciproca schizzando quasi contemporaneamente.Andammo avanti a seghe per qualche settimana, poi i giochi divennero più incisivi.Incominciammo a metterci nudi sul letto, poi il primo pompino, facemmo la conta per stabilire chi doveva farlo,vinse lui ed io mi inginocchiai. Baciai la cappella, era rossa,setosa,odorava di maschio,aprii la bocca e ne feci entrare un po’,lui mi teneva ...
    ... la testa .Lo presi in bocca e cominciai a muore il capo,andai avanti fino a quando non sentii sulla lingua una stilla dolciastra,mi fermai e mi alzai,ora toccava a lui. Me lo baciò,me lo prese tutto in bocca gli feci muovere la testa guidandola,e andò aventi così per qualche minuto. Propose un 69 e ci stendemmo sul letto. La prima volta ci sborrammo in faccia,le successive decidemmo che per lo meno una volta uno schizzo dovevamo saggiarlo. E anche questo fu fatto.Comunque ogni giorno pensavamo una cosa nuova. Cominciammo a mettercelo tra le gambe da dietro mentre l’altro masturbava il compagno e spesso ce lo puntavamo sul buco del culo.Era chiaro che volevamo provare il cazzo in culo,ma non riuscivamo mai a farlo entrare. Comunque ricordo la sua cappella dura che cercava di violare il buchetto e quelle spinte inutili. Eravamo stretti non c’era verso di farlo entrare.A Luigi,un giorno,venne in mente che quando era più piccolo ed era ammalato,sua madre ,per mettergli le supposte usava lubrificare il buchino con l’olio d’oliva (quello che serve per cucinare,per intenderci)e decidemmo di provare così.Io fui la cavia. Mi fece mettere sulla sponda del suo lettino a pecorina,mi chiese di tenermi aperto il culetto con le mani. Io vedevo la scena dallo specchio del suo armadio:era dietro di me,bagnò l’indice e il medio nella tazzina piena d’olio e cominciò a massaggiarmi l’ano. Sentivo l’unto e guardandomi nello specchio provavo un piacere viscerale,non so spiegarti,ma era come vedere ...
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