1. Maz & morix - 3 - cappuccetto rosso


    Data: 01/04/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Aleppe, Fonte: Annunci69

    ... rosso.
    
    Maz, sempre con il cazzo nella mano della “zia”, si alzò e cominciò ad avvicinare il pene alla di lei bocca. Così fece anche Morix. I due ora stringevano Carlotta in una morsa, il cui passo successivo era chiaro a tutti e tre. “Zia, per favore, il mio pene è troppo secco e scorre male nella tua mano. Potresti inumidirlo un po’ con la bocca”. Carlotta si voltò verso il “nipote”, guardò l’asta che ormai distava dal suo viso pochi centimetri ed aprì meccanicamente la bocca, senza avere il coraggio di tirare fuori la lingua per leccarglielo. “Se la montagna non va da Maometto …”, pensò Maz, che infatti afferrò la testa della lettrice e vi infilò dentro la mazza. Dopo averla scopata per un minuto, disse “Scusa, ti ho interrotto, riprendi pure a leggere”, estrasse il cazzo dalla bocca di Carlotta, le girò la testa con la mano che la teneva e Carlotta, ormai completamente in balia dei due, riprese la lettura. Che fu però interrotta da Morix, il quale esigeva per se lo stesso trattamento. Così andarono avanti per un po’, con Carlotta, che tra un bocchino e l’altro ai due gemelli, continuava a leggere di lupi che si scopavano alla pecorina povere bambine indifese, mandate nel bosco vestite solo di una mantellina e calze a rete.
    
    Naturalmente i due ragazzi infilarono le mani nella camicetta della “zia”, cominciando a pastrugnare le tette giganti e quando il racconto arrivò al punto in cui Cappuccetto Rosso subiva una doppia penetrazione ad opera del lupo e del cacciatore, i due vennero contemporaneamente inondando il viso di Carlotta di sborra. Quindi si staccarono dalla zia e, nella più completa normalità, si sdraiarono sul letto girandosi dall’altra parte e dicendo “Grazie zia. Buonanotte”. Carlotta, che non capiva esattamente quello che era successo, con la sborra che le colava sulle guance, sul mento e cadeva sulla camicetta aperta fino a lambire i seni scoperti, si alzò ed uscì dalla camera pronunciando un laconico “buonanotte”.
    
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