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Quando il passato ritorna
Data: 02/04/2020, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Trans Autore: pinkslip, Fonte: xHamster
Quando il passato ritornaQuella mattina dopo colazione decisi di andarmene a farmene un gita a Venezia dove tutto iniziò e dove avrebbe potuto essere stato tutto diverso se solo io avessi avuto un po' di coraggio in più.Girai un po' tutti i luoghi della mia gioventù senza mai avvicinarmi troppo al luogo dove avvenivano i primi incontri con mio zio. Non so perché ma sebbene l’attrazione verso quella casa fosse enorme c’era una parte di me che la respingeva, quella solita parte maledetta che mi aveva impedito di essere ciò che in realtà io sono: sottomessa docile porcellina sissy.Mi fermai in una pasticceria e feci colazione dopo aver fato un giro a Rialto prima e San Marco poi….mi addentrai verso il campo Santi Filippo e Giacomo e poi verso il ponte dei greci e da li verso Sant’Antonin e in una specie di trance mi incamminai verso la casa in cui abitava lui….Mi chiesi che diavolo ci stavo andando a fare in quella calle dal momento che oramai era defunto da parecchi anni e che poi in ogni caso sarebbe stato solo un povero vecchio, ma tant’è mi ci trovai davanti.Eccola…solita porta solo un po' modificata da una paratia mobile per l’acqua alta …le due finestre coperte da grate dove si trovava la camera da letto e un colpo al cuore…tutti i ricordi affiorarono davanti ai miei occhi.I primi giorni da lui….i giochi…le sensazioni e la rete che tese per conquistarmi e per possedermi….zio Nando…..quanto ti vorrei ancora vicino per …..già per cosa?“Ciao è tanto che non vieni a ...
... trovarmi!” Una voce dietro di me ,una voce conosciuta suadente maschia dominatrice. Mi girai e non crebbi alla visione…no…non lui …è morto …non può essere lui!Non ebbi nemmeno il tempo di dirglielo che mi invitò ad entrare in casa sua. Cosa che non riuscii a negarli come in quasi tutte le occasioni.Entrai,solito corridoio buio all’entrata un piccolo wc vicino alla cucina un salottino la cameretta e la camera matrimoniale….tutto come lo avevo lasciato sono passati lustri ma non me lo scorderò mai….come non scorderò la sua mano che si insinuava nei miei pantaloncini il suo cazzo tra le mani e dentro di me….il mio primo cazzo. Ero stata la sua puttana ma non avevo saputo esserlo fino in fondo.“Siediti dai ti offro qualcosa da bere? Lo riconosci il divano?”Se lo riconoscevo? Fu li dove venni sverginato come potrei dimenticarlo?“Zio come puoi essere qui? Tu…tu sei….”“Morto? Si lo so ! Ma c’è una spiegazione a tutto e te la darò poi”Si sedette accanto a me e dopo avermi offerto dell’aranciata mi strinse a se…“Hai mai baciato un uomo?” chiese“Lo sai zio….è una delle cose che ti ho sempre negato anche se mi sono dato dello stupido per il resto della mia vita”“E allora dammelo ora o ti devo costringere?” Mi prese la testa tra le mani e sebbene cercassi di respingerlo mi ficcò le labbra contro le mie e quando notò la mia reticenza si incazzò di brutto dicendomi che questa volta dovevo fare a modo suo…Socchiusi le labbra e mi infilò la lingua dentro sempre più a fondo perlustrandomi la gola…i ...