Il Pegno
Data: 19/11/2017,
Categorie:
Sentimentali
Autore: Egofileo 2, Fonte: EroticiRacconti
A volte giochiamo, certo, con la lucidità dei bambini grandi, ma è sempre divertente prenderci un pochino in giro e poi concederci la riscossione del pegno, quando uno di noi è in difetto, per errore oppure a volte solo per alimentare questo scambio di cortesie ludico e molto eccitante. Questa volta tocca a te "pagare" ed io non vedo ovviamente l'ora di riscuotere. Ci diamo appuntamento via SMS nel parcheggio posteriore di quel magazzino di distribuzione, oramai quasi deserto per la crisi, ma che ci fa gioco perché non passa praticamente nessuno e possiamo fare un po' quello che vogliamo, anche alla luce del sole. Hai appena finito la tua giornata lavorativa ed anche io per oggi ne ho avuto abbastanza, aspetto solo che arrivi perché ti penso da stamattina. Per fortuna non mi fai attendere troppo, rispetto al solito, almeno. Scendi dalla tua auto, sei naturalmente vestita molto comoda e pratica, come la tua professione richiede, ma io ti trovo la creatura più sexy al mondo, anche se indossassi uno scafandro. Ti ridono gli occhi mente ti avvicini, ma cerchi di darti un contegno; infondo stai per "pagare" e non dovresti far trasparire il fatto che ti piace molto questa cosa e che magari a tua volta lo stavi aspettando da stamane. Apri lo sportello del passeggero, appoggi lo spolverino e la borsetta e ti vieni ad accomodare sui sedili posteriori, dove ti aspetto e ti guardo. Entri, chiudi la portiera e ti avvicini. Mi baci il collo, il lobo dell'orecchio e poi il mento, mentre ...
... con le mani vai sotto al mio maglioncino di cotone, mi alzi la t-shirt che ho sotto, così che la tua pelle tocchi la mia pelle, sai che lo adoro quando lo fai. Mi sollevi la stoffa così che la tua bocca possa andare sui miei capezzoli che dimostrano immediatamente il loro gradimento per la cortesia, poi la tua lingua scende lasciva verso l'ombelico e lecca il bordo dei miei jeans. Sospiro mentre pregusto quello che sta per arrivare, ma non sembra che tu abbia molta fretta, anzi, evidentemente vuoi farmi sudare la riscossione di questo pegno. Ripercorri lo stesso tragitto in paio di volte, mentre le tue mani liberano la mia erezione dalla stretta della stoffa e degli slip slacciando i pantaloni ed abbassandoli con l'intimo. L'odore del mio sesso si spande nell'abitacolo, aumentando l'eccitazione di entrambi e la mia voglia spasmodica di te. Finalmente scendi con la lingua proprio sul mio glande ancora semi coperto dal prepuzio mentre fai scorrere la punta con un rivolo di saliva fino alla base della mia asta, allargandomi le gambe con le mani. Poi risali e circumnavighi la cappella sempre senza toccarlo con le mani e finalmente metti fine alla dolce tortura facendotelo sparire fino in gola. Sento le tue guance che le stringono, il palato che lo blocca, le labbra che lo percorrono strette e la carezza abrasiva della tua lingua sul frenulo. Uno spettacolo. Ti passo una mano sulla nuca e ti di il ritmo della succhiata e mi godo questo trattamento per qualche minuto, nei quali a ...